Tanti auguri Peppino! Per sempre uno di noi

In un momento come questo, la sua ironia ci avrebbe permesso di guardare in faccia la realtà con un atteggiamento diverso, quasi spavaldo.

Non era un semplice vicepresidente, era l’idolo incontrastato del tifo nerazzurro: stiamo parlando dell’indimenticabile Peppino Prisco. Scomparso nel lontano 12 dicembre 2001, l’Avvocato avrebbe compiuto oggi 90 anni.

L’orgoglio e il pungente sarcasmo con cui sapeva stuzzicare gli avversari lo hanno trasformato nell’icona assoluta dell’interismo moderno. Nel giorno del suo compleanno, abbiamo deciso di onorarlo riproponendovi alcune delle sue più celebri frasi:

“Dopo aver stretto la mano a un milanista, corro a lavarmela. Dopo averla stretta a uno juventino, mi conto le dita”

“A Milano ci sono due squadre: l’Inter e la Primavera dell’Inter”

“Il Milan è finito in serie B due volte: la prima pagando, la seconda gratis”

“Io sono dell’idea che una retrocessione cancelli almeno 5 scudetti conquistati e che la vittoria della Mitropa elimini i residui”

“I tifosi interisti non si preoccupino, seguo il calcio dal ’29-’30, anno del primo campionato a girone unico, e posso rassicurare tutti: a differenza di altre squadre, la retrocessione non è nel nostro dna”.

“Il Milan? Ho forti timori che quest’anno rimarrà in serie A”

“La Juventus è come una malattia che uno si trascina dall’infanzia. Alla lunga ci si rassegna”

“Un pronostico per Juventus-Milan di questa sera? Spero perdano entrambe”

“Tifo per l’Inter e per tutte le squadre che giocano contro il Milan e la Juventus”

“Il rigore negato in Juventus-Inter? Non è stato assolutamente un furto. In realtà si è trattato di ricettazione”

– [dopo lo sfogo di Di Biagio contro gli arbitri] “Sono sempre d’accordo con lui quando gioca, ma non su queste dichiarazioni. Perchè sono così diplomatico? Sapete, ho quasi ottant’anni e non vorrei che Dio fosse bianconero…”

“I festini a luci rosse dei giocatori dell’Inter? Non ne so niente, quando escono non mi chiamano mai”

“Tutti i miei figli sono interisti. Una volta mi hanno chiesto se mio figlio Luigi fosse milanista. Ho risposto: ‘Lui ha gli occhi azzurri ed è chiaro di capelli, mentre io ero scuro e ho gli occhi neri. Se Luigi avesse tifato Milan, avrei chiesto la prova del sangue. Perchè a quel punto non mi sarei fidato neanche di mia moglie”

“Io sono contro ogni forma di razzismo, ma mia figlia in sposa a un giocatore del Milan non la darei mai”

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