Nonostante tutto, qualificazione e primo posto

La prestazione offerta questa sera dall’Inter non è stata sicuramente entusiasmante. Tuttavia, il pareggio contro il modesto Trabzonspor, non solo risulta indolore per il cammino nerazzurro in Champions, ma porta addirittura in dote il primo posto nel girone. Un obiettivo scontato sulla carta, ma reso quantomeno più complicato dalla sconfitta rimediata all’esordio proprio contro i turchi. Un grazie va sicuramente al Lille corsaro in terra russa, che ha reso quasi inutile la sfida di stasera e la prossima in casa contro il Cska. Gli stimoli non erano troppi, ma dalla squadra campione al mondo ci si aspettava la vendetta per la sconfitta dell’andata.

Veniamo alla partita. Ranieri rivoluziona l’assetto tattico con un inedito 4-1-4-1, che vede Cambiasso davanti alla difesa, Alvarez a destra e Zarate a sinistra. In attacco Milito é preferito a Pazzini come unica punta. Nonostante un errore di Lucio, l’Inter non parte male e al 18′ trova il gol del vantaggio con Alvarez. Il giovane argentino, che si gioca molto del suo futuro in questo mese senza Sneijder, insacca alle spalle di Tolga al termine di un bello scambio con Milito. Da questo momento l’Inter si deconcentra, pensa già al tour de force che le tocca prima di Natale, e viene punita dal Trabzonspor. Altintop, infatti, trova un fortunoso jolly dalla distanza che, complice una deviazione di Samuel, beffa un incolpevole Julio Cesar. I nerazzurri iniziano a soffrire ma riescono ad arrivare all’intervallo in parità.

Nella ripresa l’Inter riprende un pò di colore e ha un paio di possibilità per chiudere definitivamente la sfida, ma nè Milito nè il subentrato Coutinho sono particolarmente concreti. Solita sofferenza nel finale, ma il mini assedio turco si ferma al palo colpito da Mierzejewski.

Ora Ranieri, con il primo posto in tasca, può permettersi di fare esperimenti nell’ultima partita del girone, magari provando quei giocatori che finora hanno trovato meno spazio: soprattutto Alvarez e Coutinho, che devono trovare un pò di fiducia per fare il definitivo salto di qualità, Jonathan, che deve lottare contro le difficoltà di ambientamento e la diffidenza dei tifosi, Milito, che ha un gran bisogno di entrare in forma e deve ritrovare la continuità in zona gol, e magari il giovanissimo Faraoni, che finora non ha sfigurato. Dispiace per Poli, che avrebbe potuto debuttare, ma non è stato inserito in lista Champions.

Per una notte, godiamoci il primato. Da domani testa di nuovo al campionato, perchè da qui fino a febbraio l’obiettivo sarà solo uno: tornare protagonisti anche in serie A.

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