Branca respinge le accuse: “Rifarei le stesse scelte”

In un mondo che fa del chiacchiericcio un’arte, Marco Branca si è sempre distinto per il suo profilo piuttosto taciturno e distaccato. E’ per questo che, le poche volte in cui si presta a rispondere alle domande dei giornalisti,  le sue parole risultano sempre molto interessanti. E’ il caso dell’intervista rilasciata a “Libero”, in edicola stamattina, in cui il direttore dell’area tecnica ha spaziato tra i temi più caldi della difficile stagione nerazzurra.

Umile e sincero, Branca si assume le colpe della pessima gestione del ‘caso Forlan’ (“Quando ho scoperto che non poteva giocare in Champions mi sono preso le mie responsabilità e ho chiesto scusa al presidente”), ma respinge le accuse di chi lo incolpa per il pessimo inizio di stagione interista: Rifarei le stesse scelte, riprenderei anche oggi Jonathan, Poli, Castaignos e Alvarez. Bisogna capire che, rispetto a qualche anno fa, il calcio è cambiato. Oggi non possiamo più puntare sul campione affermato, ma dobbiamo prendere giovani sui quali si può lavorare”.

Smentite le voci che circolavano in questi giorni su un possibile ritorno del figliol prodigo Samuel Eto’o (“E’ una questione di infortuni, di orgoglio russo, e poi l’Inter guarda avanti, non indietro”), Branca non esclude la possibilità di qualche rinforzo nel mercato di gennaio, avanzando una velata richiesta di aiuto a Moratti: “Valuterà la società. Io posso dire che entro fine anno avremo 10-11 giocatori con un ingaggio lordo inferiore ai due milioni di euro, una cosa mai successa”.

Da buon interista, non dimentica di lanciare una frecciatina ai cugini (“Si parla tanto del mercato a costo zero del Milan ma nessuno dice che con gli ingaggi di Mexes e Taiwo noi copriamo tutta la campagna acquisti) e conclude ricordando che “a zero si possono anche prendere grandi campioni, come Julio Cesar, Cambiasso e Maxwell”.

La speranza è che non abbia dimenticato come si fa.

Giovanni Cassese

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