Guardiola apre a nuovi orizzonti

In casa Inter è il mercato a tenere banco. Non solo giocatori, ma anche allenatori: si apre uno spiraglio, infatti, per il tecnico più forte e più richiesto di questo momento: Josep Guardiola.

L’artefice del miracolo blaugrana ha dichiarato: “Non c’è giorno in cui io non pensi al fatto che possa andar via. Voglio avere la libertà di indirizzare il mio futuro. I contratti così lunghi mi angosciano. Frasi che hanno aperto subito le porte a nuove discussioni sul suo futuro. In realtà non è la prima volta che l’ex giocatore del Brescia se ne esce con dichiarazioni di questo genere ma, dando un’occhiata al panorama mondiale degli allenatori e delle panchina a disposizione, c’è solo una squadra che potrebbe staccare un assegno importante per assicurarsi il “filosofo” catalano: l’Inter.

Dopo Mourinho i nerazzurri sono entrati in una fase di transizione della gestione tecnica, come testimonia il cambio di quattro allenatori in poco più di un anno. Benitez, Leonardo, Gasperini e Ranieri: questi, in ordine, gli ultimi a sedere sulla panchina della Beneamata. Questo trend negativo potrebbe fermarsi solo con l’arrivo di Pep Guardiola. La sensazione è che Massimo Moratti abbia in mente un piano ben preciso e voglia affidarsi all’attuale tecnico del Barça per metterlo in atto.

L’estate 2012 dell’Inter quindi potrebbe rivelarsi rovente se Guardiola dovesse decidere di abbandonare la Spagna e accasarsi alla Pinetina. A quel punto il presidente sarebbe pronto a rimettere mano al portafogli (alla faccia del fair play finanziario) per dare vita a una squadra ricca di giocatori di qualità, capaci di soddisfare l’idea di calcio del catalano, e chiudere finalmente l’epoca dei “traghettatori”.

Ma c’è un abisso tra il dire e il fare. Non essendo la prima volta che Guardiola pronuncia queste parole, l’Inter farebbe bene a programmare il presente prima ancora di pensare al futuro, per non rischiare di trovarsi con un pugno di mosche in mano. Se fosse Ranieri il nostro nuovo Mourinho?

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