Con 12,5 milioni di Euro versati nelle casse del Velez Sarsfield, Ricky Alvarez è stato l’investimento più corposo di tutta la campagna acquisti dell’estate 2011 nerazzurra. La società di corso Vittorio Emanuele, ha voluto quindi continuare la sua politica di svecchiamento della rosa dopo aver preso nell’inverno scorso Ranocchia e Pazzini, accompagnati poi dagli arrivi proprio dell’argentino e Andrea Poli dalla Sampdoria nell’ultima sessione di mercato.
Ricky però, non è ancora riuscito ad incantare gli esigenti tifosi nerazzurri, che da lui si aspettano molto di più rispetto a quanto fatto vedere finora. Schierato in campo titolare da Claudio Ranieri contro CSKA Mosca e Napoli, si è subito notata la classe purissima del talento ex Velez, ma ciò non basta per fare la differenza nel calcio italiano. Di questo, se n’è accorto anche il giocatore stesso che, dal ritiro della Selecciòn, ha raccontato quanto sia difficile misurarsi con il nostro mondo: “E’ un campionato davvero molto diverso rispetto a quello argentino. Si gioca in una maniera differente, è un calcio più veloce e tattico, mi sto adattando pian piano ma ora sono contento di essere nella Selecciòn”. Infatti, proprio il passo cadenzato e troppo morbido mostrato dall’argentino, gli ha impedito di fare la differenza sia contro i russi, sia soprattutto nella debacle contro i partenopei.
Nonostante questa partenza a rilento sia sua che di tutta l’Inter, Ricky si è comunque guadagnato la convocazione per la sfida che vedrà di fronte la sua Argentina e il Cile del mancato interista Alexis Sanchez, assente per infortunio: “Sarà un match durissimo, in Copa America si è visto che contro tutte le squadre è una battaglia. Dovremo essere sereni e fare ciò che sappiamo“. Per il talento nerazzurro, la chiamata del commissario tecnico non è stata comunque una sorpresa: “Sorpreso no, ma sicuramente essere con questi campioni al proprio fianco è sempre motivo d’orgoglio. E’ bello ricevere la chiamata del commissario tecnico, darò sicuramente il massimo”.
Dopo aver risposto alla chiamata dell’Argentina, Ricky dovrà fare lo stesso anche in Italia con l’Inter. La società punta molto sul suo talento e, a quanto pare, anche mister Ranieri vede in lui il faro che possa illuminare la fase offensiva della squadra per raggiungere grandi traguardi tutti insieme. Magari, con un passo più svelto.