“Ranieri ha l’esperienza giusta”, parola di presidente

Viste le quattro sconfitte in cinque partite ufficiali incassate in questo tragico inizio di stagione, per Gian Piero Gasperini era inevitabile fare le valigie e lasciare la panchina dell’Inter. “Dispiace che sia già finita questa avventura, si era creato un buon rapporto con la squadra. Ma a decidere sono i risultati, i quali sono assolutamente contro di me”. Queste le ultime parole prima di lasciare Appiano Gentile da parte del tecnico di Grugliasco, che si è concesso alle telecamere con le lacrime agli occhi, le stesse che avevano i tifosi nerazzurri mentre guardavano la propria squadra sbandare con compagini come Trabzonspor e Novara.

Per il presidente Moratti, la scelta di Claudio Ranieri è la migliore: “Mi sembra abbia il buon senso necessario per rivitalizzare la squadra, sia nei singoli che nell’insieme. La squadra aveva bisogno di un allenatore forte, di carisma e soprattutto di grande esperienza, che in questo momento è quello che serve”. Così, il patron nerazzurro giustifica la sua decisione di chiamare il tecnico romano per risollevare le sorti dell’Inter.

Claudio Ranieri, specializzato nel far riemergere squadre in difficoltà, non è la prima volta che subentra a stagione in corso nella sua carriera. Positive, per esempio, furono le esperienze di Parma, dove raggiunse una salvezza ormai insperata, e Roma, quando sfiorò uno scudetto che solo l’Inter del triplete mourinhano riuscì a negargli al fotofinish.

Sembra proprio per questo motivo che Moratti abbia optato per il testaccino, che si è presentato così al mondo nerazzurro: “Credo che ci siano diversi tipi di allenatori: io sono uno che non crede in un sistema di gioco vincente ma in giocatori vincenti, nel feeling che si crea tra allenatore e giocatori, se si crea si può tornare a vincere”. Tradotto, l’intento di Ranieri è quello di tornare alle origini, schierando i campioni nerazzurri nei ruoli a loro più consoni per sfruttarne al meglio le caratteristiche. Ecco quindi che, probabilmente, si tornerà al 4-3-1-2 con Wesley Sneijder faro della manovra e Pazzini centravanti titolare.

“L’Inter è quella che abbiamo visto tutti in queste settimane, è un momento no. Ci sono stati infortuni e malasorte, ma io sono convinto che questa squadra abbia il dna per tornare a vincere e a credere in se stessa”. Ne è convinto anche Moratti, come lo sono anche i tifosi nerazzurri. Daje Claudio, ripartiamo insieme.

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