Tante incognite per l’Inter a pochi giorni dall’inizio

Lunedì 5 settembre 2011 è stato finalmente raggiunto l’accordo fra l’associazione calciatori e la Lega: ora il campionato può finalmente iniziare.

Inevitabilmente i tifosi interisti non possono fare a meno di pensare al ruolo che reciterà la Beneamata; siamo infatti passati dalla “stagione perfetta”, l’anno del Triplete, alla stagione dei dubbi amletici.

Come intermezzo abbiamo avuto una stagione corredata da tre coppe (Supercoppa italiana, Mondiale per club e coppa Italia) e un campionato chiuso con un 2° posto. Tutto sembrava poter indirizzare la nuova stagione verso traguardi prestigiosi, invece …

Primo quesito: il tecnico.

Nel giro di un anno abbiamo cambiato tre allenatori: l’anno scorso Benitez venne cacciato dopo aver conquistato il mondiale, reo di aver tuonato contro Moratti che non gli aveva fornito i giocatori richiesti. Il tecnico sbagliò sicuramente i tempi e i modi, ma onestamente la sostanza era corretta. L’Inter si mosse per cercare di salvare il salvabile solo a gennaio. A questo aggiungiamo che molti giocatori davano l’impressione di aver “remato contro”.

Iniziava l’avventura di Leonardo, la squadra riusciva a recuperare punti, il Milan però con la vittoria nel derby di ritorno chiudeva la pratica scudetto. All’Inter rimaneva solo l’orgoglio di chiudere al 2° posto e conquistare la coppa Italia. In estate si rincorrevano le voci su Leonardo, questo dopo essere stato confermato alla guida dell’Inter veniva avvicinato da emissari del Psg che gli proponevano un incarico da dirigente.

La squadra veniva consegnata così a Gasperini, gentiluomo d’altri tempi che si insediava ad Appiano per cercare di insegnare il 3-4-3; un modulo rischioso che richiede sacrifici da parte di tutti i giocatori.

Secondo quesito: il mercato.

La squadra arrivata seconda avrebbe dovuto essere migliorata o comunque rinforzata, ma gli acquisti sono stati tali da non suscitare particolari emozioni. Viviano, Jonathan, Castaignos, Alvarez: questi i giocatori arrivati, giovani scommesse la cui affidabilità è tutta da verificare. Dopo la prima debacle stagionale (Supercoppa italiana persa a beneficio del Milan) arrivava poi la partenza di Eto’o. In rapida successione si movimentava nuovamente il mercato: sono arrivati Zarate, Poli e Forlan. Gli uomini giusti per il nuovo progetto?

Terzo quesito: la dirigenza.

Sembra che la dirigenza abbia scordato come si lavora. Forlan non potrà giocare la prima parte della Champions avendo disputato i preliminari di Europa League con l’Atletico Madrid. I tifosi si domandano come sia stato possibile commettere un errore del genere. Certo non tutto è precluso, Gasperini dovrà rimboccarsi le maniche e probabilmente rivedere alcune sue convinzioni. Il 3-4-3 ha senso in questo momento? Sacchi era arrivato al Milan con idee e uomini, seppe capire la situazione e apportare le modifiche necessarie.

Ora tocca a Gasperini studiare uomini e moduli.

Stefano Cereda

 

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