Il mercato non risolve l’enigma della fascia sinistra

Chi giocherà sulla fascia sinistra? Questo è l’interrogativo che molti tifosi nerazzurri si stanno ponendo in queste ore. La fine della sessione estiva di calciomercato ha portato due giocatori importanti come Zarate e Forlan per l’attacco, ma non il rinforzo che forse sarebbe servito di più a questa Inter, ovvero un centrocampista esterno di sinistra.

La stagione nerazzurra sarà ricca di impegni. Saranno minimo 45 le gare ufficiali a cui il club di Massimo Moratti parteciperà. L’abbondanza in attacco, che potrebbe costringere Gasperini a tagliare dalla lista Champions uno tra Coutinho e Castaignos, fa da contraltare a una rosa lacunosa a centrocampo.

Sulla fascia sinistra, poi, la situazione rischia di diventare davvero problematica. L’unico esterno di ruolo è il giapponese Yuto Nagatomo; l’altra opzione è rappresentata dal nostro eterno capitano. Tuttavia, pur essendo stato costretto a ricoprire quel ruolo diverse volte in carriera, Zanetti non è nato per giocare sull’out mancino e sarebbe quindi una soluzione di ripiego.

Ecco perchè il mercato dell’Inter non può definirsi buono. I giocatori sono arrivati, ma non nel ruolo dove c’era maggiore necessità. Si è trattata di una sessione estiva fatta più con istinto che attraverso una reale pianificazione. Alla luce di questo è abbastanza strano come sia stato ceduto Davide Santon che, a differenza di Zanetti, sarebbe stata la vera alternativa per quella zona del campo.

Se è vero che la cessione del “bambino” era scontata (chi ti offrirà più 6 milioni più bonus per un giocatore che negli ultimi due anni ha visto raramente il campo) è anche vero che il mercato in entrata poteva essere pianificato meglio per andare incontro alle esigenze tattiche di mister Gasperini.

Ormai il dado è tratto. Ai tifosi e a Gasperini non resta che pregare affinché né Zanetti, né Nagatomo abbiamo attacchi influenzali o infortuni nel corso di questa prima parte di stagione.

Giuseppe Testa Opromolla

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