Cuchu: “Mi sono subito scusato, la mia carriera parla per me. Conte ha capito, non c’era cattiveria…”

Conte Cambiasso fallo giovincoBrutta giornata per Esteban Cambiasso, non tanto per la sconfitta della sua Inter nel derby d’Italia contro la Juventus, quanto per il brutto fallo commesso su Giovinco al 94esimo, che รจ costato al Cuchu il primo cartellino rosso della sua carriera europea.

Dopo essersi scusato ripetutamente con l’attaccante bianconero, l’argentino si รจ presentato ai microfoni delle varie tv nel postpartita per dare la sua versione sull’accaduto: Mi sono subito scusato con Giovinco e anche quando siamo usciti dal campo sono andato a trovarlo negli spogliatoi per sincerarmi delle sue condizioni perchรฉ ovviamente non ero contento che lui potesse avere un problema. Il mio passato parla da solo, pure loro hanno capito subito. Infatti anche Conte mi ha subito preso da parte, perchรฉ ha capito che non cโ€™era cattiveria nel mio intervento. Chi ha giocato a calcio sa che, se uno vuole far male, in un’occasione del genere entra con la gamba piรน alta”.

Il numero 19 nerazzurro parla poi della partita, sottolineando la buona prova dei suoi nonostante la sconfitta: “Rimane amarezza perchรฉ abbiamo fatto di tutto per cercare di non perdere, aldilร  del fatto che di fronte cโ€™era una Juve che gioca a memoria; a tratti abbiamo fatto un’ottima gara sfiorando piรน volte il pareggio.

Una sconfitta che potrebbe definitivamente chiudere ai nerazzurri le porte della prossima Championโ€™s League, anche se per il Cuchu non tutto รจ perduto: Non c’รจ da fare calcoli, bisogna ragionare partita dopo partita e giocare sempre per vincere. Abbiamo subito un gol veloce, abbiamo cercato di rimediare, ci siamo riusciti ma poi รจ arrivato il gol del 2-1. Con questo spirito, perรฒ, riusciremo a trovare la giusta regolaritร โ€.

Chiosa finale sul suo mancato impiego da titolare: “E’ lโ€™allenatore che decide, il mister studia bene le partite per capire chi deve giocare e come, รจ normale che un giocatore voglia sempre scendere in campo ma รจ l’allenatore che decide e io rispetto le sue decisioni.

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