Sentenza shock della leggenda interista (LaPresse) - spaziointer.it
La leggenda dell’Inter, eroe del passato nerazzurro, non le manda a dire su Simone Inzaghi. L’ex calciatore ha rivelato di non aver gradito la gestione del tecnico nel corso dell’anno.
Ancora poche ore e si entrerà ufficialmente in clima partita. Ma sicuramente non sarà un conto alla rovescia come ogni altro. A Monaco di Baviera l’Inter e il PSG si daranno battaglia per aggiudicarsi la Coppa dalle grandi orecchie, nella prima edizione senza fase a gironi. È stato un cammino lungo e faticoso. Un percorso che, per i parigini, poteva terminare con la clamorosa eliminazione alla League Phase. Superata la fase critica, però, per la formazione di Luis Enrique è stato un crescendo rossiniano, culminato con i tre turni superati a discapito di altrettante compagini inglesi.
Grande costanza, invece, per i nerazzurri, che fin dalla prima giornata della League Phase hanno mandato segnali da big al resto d’Europa. Tante energie fisiche e mentali sono coincise con qualche spreco di troppo in campionato, che è costato il secondo posto ad un punto dal Napoli campione d’Italia. Un esito che non è stato gradito da Roberto Boninsegna, storico attaccante dell’Inter anni ’70. L’ex nerazzurro ha infatti messo in discussione l’operato di Inzaghi.
Queste le dichiarazioni a sorpresa di Bonimba in occasione della consegna del premio Rosa Camuna, la più alta onorificenza della Regione Lombardia:
“Non so se rimarrà all’Inter, ha delle richieste e da come si è comportato quest’ultimo anno forse è meglio che vada in un’altra squadra. Ultimamente non mi è piaciuto. Ha fatto vincere uno Scudetto al Milan e un altro al Napoli, perché all’88esimo contro la Lazio avevamo praticamente vinto il campionato. Siamo riusciti a prendere il 2-2 e il Napoli ci ha portato via lo scudetto forse anche immeritatamente”.
In merito alla finale imminente, Boninsegna ha evidenziato l’equilibrio che regna alla vigilia della partita. La bilancia non è sbilanciata nè dalla parte dei parigini nè da quella di Lautaro e soci. A proposito del Toro, Bonimba ha avanzato un confronto:
“Io ero una punta di riferimento, una punta di profondità e finalizzavo il gioco della squadra. Ho fatto tantissimi goal e ho vinte tre volte la classifica marcatori, facendo 22, 24 e 22 gol, ma allora erano 30 partite e non 38. Non penso che né Lautaro né Thuram mi assomiglino. Non c’è un giocatore che assomigli a me. Ci sono calciatori ottimi, ma che hanno caratteristiche diverse”.
Al termine dell’intervista, nonostante le critiche ad Inzaghi, Boninsegna ha affermato che seguirà il cuore, tifando così per l’Inter nella finalissima.
This post was last modified on 30 Maggio 2025 - 18:48 18:48