Il Napoli è campione d'Italia (LaPresse) - spaziointer.it
Niente da fare per l’Inter. Inutile la vittoria nerazzurra in casa del Como: il Napoli batte il Cagliari ed è campione d’Italia.
Doveva verificarsi un vero e proprio miracolo in questa ultima giornata di campionato per far partire la festa dell’Inter, ma non c’è stato nulla da fare. I nerazzurri erano chiamati a battere il Como per poi sperare in un clamoroso stop del Napoli al Maradona contro il Cagliari per attuare il sorpasso.
Il successo contro il Como è arrivato, ma non il clamoroso stop del Napoli. I partenopei fanno infatti il loro dovere e battono per 2-0 il Cagliari. Per la quarta volta nella sua storia il Napoli è campione d’Italia. Inutile la contemporanea vittoria dell’Inter che è costretta ad accontentarsi del secondo tempo ad un punto dai ragazzi di Antonio Conte.
Fino al 40′ l’Inter ha accarezzato il sogno Scudetto, ma poi ci ha pensato il gol di Scott McTominay a riportare tutti con i piedi per terra. La Beneamata sblocca la gara con il gol di Stefan De Vrij prendendosi il primo posto per qualche minuto. Nel finale di primo tempo arriva poi il rosso a Pepe Reina per fallo da ultimo uomo.
Nel secondo tempo i ragazzi di Simone Inzaghi amministrano il vantaggio – non sempre accaduto quest’anno – e trovano il raddoppio del Tucu Correa. Nello stesso istante arriva però anche il 2-0 di Lukaku al Maradona che di fatto chiude la pratica Scudetto.
Tanta amarezza per l’Inter che come tre anni fa perde una volata punto a punto per lo Scudetto. Probabilmente amarezza ancor maggiore in quest’occasione visto il passo falso alla penultima giornata contro la Lazio. La stagione nerazzurra non finisce però qui, anzi.
Il 31 maggio l’Inter volerà a Monaco di Baviera per giocarsi la finale di Champions League contro il PSG. Inutile dire che sarà la partita più importante della stagione, con i nerazzurri che possono cancellare il rammarico per lo Scudetto sfumato portando a casa la Coppa più importante di tutte.
La stagione dell’Inter, aldilà del gran percorso, si deciderà in Germania. Da un lato la possibilità di entrare nella storia e scrivere una delle pagine più belle di tutte. Dall’altro il rischio di buttare un giù un boccone ancor più amaro rispetto a quello di oggi.