Inter, infortunio Lautaro choc: “Due giorni a piangere”, l’intervista

Lautaro Martinez prepara il ritorno in campo tra ultima di campionato e finale di Champions League

Costretto a saltare le ultime tre partite di campionato contro Verona, Torino e Lazio, Lautaro Martinez scalda i motori per le partite contro Como e Paris Saint-Germain.

Capitano e leader in campo, a trecentosessanta gradi. Lautaro Martinez vuole guidare la “sua” Inter negli ultimi due importantissimi appuntamenti della stagione. Prima del Mondiale per Club in programma a giugno negli Stati Uniti d’America, l’Inter affronterà il Como nell’ultima giornata di campionato e poi il Paris Saint-Germain in finale di Champions League. Due appuntamenti cruciali per il presente e per la storia del club nerazzurro.

La squadra di Simone Inzaghi, dopo aver detto addio al sogno del Triplete a causa dell’eliminazione dalla Coppa Italia contro i rivali del Milan, è ancora in corso per due titoli: scudetto e Champions League. Per quanto riguarda il titolo nazionale, l’Inter non è più artefice del proprio destino. Dovrà battere il Como nell’ultima giornata di campionato, sperando in un passo falso del Napoli che al ‘Maradona’ ospiterà il Cagliari (basterebbe anche un pari tra azzurri e sardi). C’è poi anche l’ipotesi di uno spareggio nel caso in cui i nerazzurri pareggiassero a Como e il Napoli di Antonio Conte perdesse contro un Cagliari già salvo e privo di due titolari come il portiere Elia Caprile e l’attaccante Gianluca Gaetano.

Inter, la carica e il dolore di Lautaro Martinez

Il 31 maggio, invece, l’Inter disputerà la sua seconda finale di Champions League nel giro di tre anni. Dopo la sconfitta con il Manchester City, ora i nerazzurri se la vedranno col Paris Saint-Germain con l’obiettivo di alzare la Coppa dalle grandi orecchie per la quarta volta nella storia del club. Per provarci potrà contare anche su Lautaro Martinez, pronto a tornare in campo dopo aver smaltito un fastidioso e debilitante infortunio di natura muscolare.

Intervenuto ai microfoni ufficiali della Uefa a meno di dieci giorni dalla finale di Champions League in programma a Monaco di Baviera, il capitano nerazzurro ha parlato proprio del recente periodo: “Per me sacrificio è non mollare mai, prima della semifinale di ritorno col Barcellona ho passato due giorni in casa a piangere, il dolore alla gamba era fortissimo, ma non potevo saltare la partita. Dovevo essere in campo per i miei compagni”.