Le decisioni di Oaktree per il futuro dell'Inter (LaPresse) - spaziointer.it
Oaktree ha in mano l’Inter, ma presto potrebbe non essere più così: il punto di un ex dirigente sui piani degli americani
L’Inter passerà di mano, ancora una volta. Sono lontani i tempi in cui c’era un’unica famiglia italiana, quella Moratti, al comando. Da allora, i tifosi ne hanno vissute tante: dalla cessione a Thohir, si è passati a Zhang, poi a Oaktree. Ora i nerazzurri sembrano aver trovato una certa stabilità e senza avere più i conti in rosso, ma presto le cose potrebbero cambiare ancora.
Il fondo americano alla guida della Beneamata non è lì per restare a lungo, non è così che funzionano, né come amministrano società di calcio. Da tempo si parla di un possibile arrivo al comando degli arabi e dei loro soldi. Oggi non c’è ancora nessuna certezza in tal senso, ma la sicurezza che nel giro di qualche anno ci sarà un nuovo ribaltone al comando.
Oaktree, dal momento in cui ha rilevato la società, ha deciso di perseguire la strada della continuità aziendale ed è una scelta che finora ha dato i suoi frutti. Giuseppe Marotta è diventato presidente, in dirigenza non è cambiato molto, e la squadra ha potuto lavorare con grande tranquillità sotto la guida di Simone Inzaghi.
Nel medio o lungo periodo, però, le cose non resteranno così, soprattutto al timone del club. Ne è sicuro Marco Fassone che, ai microfoni de ‘Il Mattino di Napoli’, ha detto senza mezzi termini: “Il reale obiettivo di Oaktree è sistemare l’Inter dal punto di vista economico e finanziario e poi cederla entro 4-5 anni“.
Non certo una prospettiva meravigliosa o rassicurante per i tifosi. Su questa scia, ha detto anche che molto passa dai risultati conseguiti sul campo, dato che potrebbero aumentare parecchio il valore del club al momento della vendita.
L’ex dirigente di Inter e Napoli ha fatto il punto anche sulle differenze rispetto alla gestione del Napoli da parte di De Laurentiis: “Nell’ottica di Oaktree, accumulare titoli è importante per cedere il club a un valore più elevato. Per questa ragione una ragionevole perdita di esercizio va bene a loro, ma non a De Laurentiis – ha precisato -. Oaktree deve ‘uscire’ dalla proprietà entro 4-5 anni, De Laurentiis no”.
Ora, però, si tratta di discorsi piuttosto lontani. Tutta l’Inter è concentrata sul raggiungimento di scudetto e Champions League, per cui le prossime tre partite saranno decisive.
This post was last modified on 17 Maggio 2025 - 17:51 17:51