La reazione di Inzaghi ricorda Allegri (LaPresse) - spaziointer.it
La reazione di Inzaghi sta facendo discutere nelle ultime ore: cosa ha fatto l’allenatore e perché ha ricordato Allegri
Il tour de force dell’Inter è entrato nel vivo. La Beneamata ha sfidato il Parma in campionato a cavallo delle partite tra Milan e Bayern Monaco, e il match si è rivelato più difficile del previsto per diverse ragioni. I milanesi hanno dovuto fare i conti con tante assenze, tra infortuni e squalifiche, e anche Simone Inzaghi non ha potuto prendere parte all’appuntamento.
Il tecnico, espulso contro l’Udinese, è stato sostituito da Massimiliano Farris, e non può essere proprio la stessa cosa per l’Inter. Si è visto a inizio secondo tempo quando, nonostante il doppio vantaggio maturato nel primo tempo, la squadra è andata in black-out e ha subito la risalita del Parma, che è riuscito a fissare il risultato sul pareggio.
In questa stagione, siamo abituati a vedere Inzaghi vivere le partite con grande pathos. L’allenatore di Piacenza è abituato a vivere con grande trepidazione tutti i momenti della partita, a dare indicazioni ai suoi in maniera decisa e dimenandosi a bordo campo – e superando sempre più spesso i confini dell’area tecnica, il che ha prodotto anche grandi polemiche.
‘La Gazzetta dello Sport’ ha analizzato il modo nuovo di Inzaghi di sentire il match contro il Parma nello Sky Box, visto che la squalifica non gli ha permesso di essere vicino ai suoi.
La sensazione è stata quella di un vero e proprio leone in gabbia, che ha esultato alle due reti dell’Inter, ma ha anche vissuto con grande rabbia quelle subite.
“Nel finale avrebbe voluto strapparsi via la giacca con forza, innervosito dal montante sinistro di Bernabé e dalla furia bionda di Ondrejka: 2-2″, ha evidenziato la Rosea. Una constatazione che ricorda come Allegri ha vissuto l’ultima finale di Coppa Italia contro l’Atalanta, poi vinta dalla Juventus, ma che ha generato grandi polemiche.
Evidentemente sentire così tanto le partite è anche sinonimo di fame, quella che ha sempre contraddistinto i due top tecnici italiani nel corso delle loro carriere in tutti i club di primo livello di Serie A.
E vedremo se tra pochi mesi li rivedremo ancora una volta contrapporsi tra i confini del campionato italiano e se saranno diretti avversari per la conquista dello scudetto.
This post was last modified on 6 Aprile 2025 - 19:51 19:51