“Assist più bello?”: Candreva non ha dubbi, c’entra l’Inter

L’ormai ex calciatore Antonio Candreva si è lasciato andare a qualche dichiarazione dopo aver detto addio al calcio giocato. 

Antonio Candreva ha annunciato, lo scorso 18 marzo, l’addio al calcio giocato: dopo una carriera all’insegna delle squadre italiane, l’ex centrocampista della Nazionale italiana è rimasto senza squadra dopo l’ultima stagione giocata alla Salernitana, quella 2023/2024. Una decisione che avrà fatto pensare non poco Candreva, considerato che l’ex centrocampista ha passato la sua vita su un prato verde, con un pallone tra i piedi.

Candreva ha giocato per molti club italiani, Lazio e Inter le due esperienze più lunghe da segnalare, una dietro l’altra: dopo quattro stagioni con la maglia biancoceleste, nell’estate del 2016 l’Inter paga 21 milioni di euro al club laziale per portarlo a Milano. Candreva arriva in un momento non particolarmente favorevole alla squadra nerazzurra, ma partecipa al ritorno in Champions della stessa, con Spalletti alla guida della rosa.

Candreva ricorda l’Inter: i due momenti più belli

Poco meno di una settimana fa, Candreva annunciava con un video toccante sui propri canali social l’addio al calcio giocato, ringraziando tutte le società per cui ha indossato la maglia. Tra queste c’è anche l’Inter, ricordata dall’ormai ex centrocampista con due episodi in particolare.

Durante un’intervista rilasciata a Cronache di Spogliatoio, Candreva ha ricordato piacevolmente due momenti particolari vissuti con la maglia nerazzurra, ecco quali:

Gol Inter-Lecce? Mi ricordo la mia faccia, ma la stessa faccia l’ha fatta Romelu, solo che lui era di spalle e non si è vista.

Assist più bello? Mi viene in mente l‘assist a Mauro Icardi nel derby, era una partita importante.

Candreva, infatti, è il giocatore di Serie A che ha collezionato più assist in carriera, dal 2007/2008 fino al suo ritiro, ecco le parole in merito:

È qualcosa di importante perché poi si è sopra grandi giocatori, nella storia del calcio hanno giocato grandi campioni. È una grande soddisfazione. Sono nato con l’idea più di fare l’assist che di far gol, per me valevano uguale. Poi se l’assist valeva la vittoria ancora di più.