Lautaro Martinez svela: l'annuncio sulla Champions è da impazzire (LaPresse) SpazioInter.it
Lautaro si apre in una lunghissima intervista e fa impazzire i tifosi nerazzurri.
Lautaro Martinez non è uno che dimentica facilmente. La ferita di quello scudetto sfumato contro il Milan brucia ancora, e il capitano dell’Inter non ha paura di metterci il dito sopra, con il cuore in mano. In una recente intervista, l’argentino ha ripercorso quella delusione che gli ha spezzato il fiato, ma ha anche alzato lo sguardo verso il futuro, con la grinta di chi sa che i trofei non arrivano da soli.
Tra il ricordo di un colpo durissimo e la voglia di riempire la bacheca nerazzurra, Lautaro si racconta come un guerriero umile, pronto a rialzarsi e a puntare in alto. Il capitano nerazzurro ha rilasciato una lunga intervista per il film “In Arte Lautaro”.
Parlare di quella stagione con Simone Inzaghi al timone è come riaprire una vecchia cicatrice per Lautaro. “Lo scudetto perso col Milan mi ha generato tristezza. Era un momento dove eravamo vicini a vincere uno scudetto”, ha confessato, con la voce che tradisce ancora un po’ di amarezza. Non è un mistero: il riferimento è a quella partita chiave, un derby che i tifosi nerazzurri ricordano come un pugno nello stomaco. “Quella delusione parte da prima, da una partita che conosciamo bene. Alla fine abbiamo perso ed è stato un colpo durissimo per me, perché avevo creduto nel progetto Inter e in ciò che si era detto quando c’erano tante offerte”.
Eppure, in quel momento da incubo, c’è stato qualcosa che ha scaldato il cuore. “La gente era tutta dentro lo stadio, è rimasta anche dopo il fischio finale”, ha raccontato Lautaro. Immaginate la scena: San Siro pieno, il silenzio dopo la sconfitta, ma i tifosi lì, a cantare e sostenere. “Per noi è stato importante sentire l’affetto nonostante la sconfitta. In un momento complicato così la gente al tuo fianco ti fa bene, era un messaggio importante per il club e per noi”. Da lì, l’Inter ha fatto tesoro dell’esperienza: “Abbiamo continuato a credere in ciò che facevamo, abbiamo aggiustato ciò che è mancato. Dopo quel momento abbiamo fatto un lavoro ottimo”.
Se il passato è una lezione, il futuro per Lautaro è un foglio bianco da riempire di successi. “Mi aspetto di continuare a portare trofei all’Inter, specialmente quello che mi manca”, ha dichiarato con gli occhi che brillano. E sì, sta parlando della Champions League, quel sogno che l’Inter ha sfiorato più volte senza mai afferrarlo del tutto. “Siamo stati vicini a vincere la Champions, ma non ci siamo riusciti per una cosa o per l’altra”, ha ammesso, con quel pizzico di realismo che lo rende così umano. Non è una resa, però: “Dobbiamo essere realisti, abbiamo fatto un ottimo cammino ma dobbiamo alzare il livello ogni giorno aggiungendo trofei alla bacheca del club che è già molto ampia. Deve continuare a riempirsi”.
Non è solo una questione di squadra. Per Lautaro, c’è anche un lato personale che lo spinge a dare tutto. “Come persona, voglio continuare a imparare ogni giorno, sempre restando umile come mi ha insegnato mio padre“, ha detto. “Voglio trasmettere ai miei figli tutto ciò che ho vissuto io da quando ero bambino, quando i miei genitori non mi hanno mai fatto mancare da mangiare e una palla”.
La Champions League è il chiodo fisso di Lautaro Martinez, e non potrebbe essere altrimenti. Dopo averla sfiorata – chi non ricorda la finale persa contro il Manchester City nel 2023? – il Toro ha fame di rivincita. “Dobbiamo alzare il livello ogni giorno”, ha ribadito, e non è solo una frase fatta. L’Inter di oggi è una squadra che sa di potercela fare, e Lautaro è il simbolo di questa ambizione. Basta guardare i numeri: nella stagione 2024-25, l’argentino sta trascinando i nerazzurri a suon di gol e assist, dimostrando che il capitano non è solo una fascia al braccio, ma un ruolo che si conquista sul campo.
“Come mi vedete nella vita è come mi hanno insegnato loro”, ha chiuso, tornando ai valori semplici della sua infanzia. Umiltà, lavoro, sacrificio: ingredienti che, mischiati al talento, potrebbero portare l’Inter sul tetto d’Europa. Intanto, il ricordo di quello scudetto perso col Milan è lì, come un monito. Ma se c’è una cosa che Lautaro ha dimostrato, è che dalle cadute si rialza sempre, e con gli artigli più affilati di prima.
This post was last modified on 22 Marzo 2025 - 07:59 07:59