“André non ha mai paura”: è Onana il nuovo leader dell’Inter

“André non ha mai paura”. Onana ha esordito così, parlando in terza persona, un’ora prima del fischio d’inizio al Do Dragao, un’ora prima del ritorno di un ottavo di Champions League. Dichiarazioni che potevano avere l’effetto boomerang, e invece Andrè spiazza tutti, prende per mano l’Inter e la porta a un quarto di finale dopo 12 anni. 

Personalità da vendere, reattività ed esplosività. Onana ci ha messo i guantoni per regalare i quarti all’Inter: perfetto dal punto di vista tecnico e soprattutto mentale. Il portiere camerunense ha dato sicurezza e tranquillità ad un reparto intero. E in queste serate, nelle grandi notti europee, è fondamentale.

Onana è il nuovo leader dell’Inter

Onana Porto Inter

Arrivato a parametro 0 in estate, il video virale in cui gli si chiedeva quando avrebbe giocato con il camerunese che rispondeva “Paciencia”, il periodo di apprendistato all’ombra di Handanovic. Dalla gara contro il Sassuolo alla 9ª giornata Onana non ha più abbandonato il posto da titolare, convincendo Inzaghi a suon di prestazioni e parate. Da ottobre in poi Handanovic è stato schierato titolare due volte, ovvero nei due incontri di campionato precedenti ai match di Champions contro il Porto: Udinese e Spezia. André è riuscito a scalzare Handanovic dopo un decennio di titolarità mai messa in discussione da nessun altro estremo difensore. Dopo le ultime stagioni non più all’altezza per il portiere sloveno serviva una ventata d’aria fresca. E Onana è stato l’uomo giusto al momento giusto.

Già all’andata era stato decisivo, salvando il risultato in un momento cruciale, con una tripla parata sullo 0-0. Al ritorno ha continuato con la stessa prontezza e lucidità: è stato forse l’elemento più decisivo per il passaggio del turno. 

C’è anche un aspetto tattico da non sottovalutare: il totale dei tocchi di Onana di ieri sera è 45. Ovvero il terzo valore di tutta l’Inter, dietro a Federico Dimarco e Hakan Calhanoglu. I passaggi totalizzati sono 36, realizzati al 61%, con 24 lanci realizzati al 50%. Oltre ad essere provvidenziale tra i pali il numero 24 nerazzurro è stato anche una fonte di gioco per la squadra. Un leader tecnico. 

6 parate totali. Di cui 3 da dentro l’area. Durante la partita è stato sicuro su tutti gli interventi, anche quelli più facilmente parabili. Intervento sottovalutato al 76’ quando Grujić lascia partire un rasoterra che spunta fuori da una dozzina di gambe ma Onana si distende parando con facilità. Interventi simili non si vedevano da qualche stagione all’Inter. Ma il meglio di sé lo ha dato nel finale, limitando gli ultimi assalti del Porto e la deviazione di Mehdi Taremi al 95′ mandandola sul palo. Glaciale nella sua follia, tira giù la saracinesca. Per 180 minuti (più recupero). Una prova da leader.

Anche parole di Onana sono sempre da leader, da persona cosciente dei propri mezzi e di quelli dei compagni. E questa leadership si riflette anche in campo. Onana ha salvato il risultato coi portoghesi in entrambe le sfide. E queste due immense prestazioni ne hanno certificato anche lo status nella rosa dell’Inter. Onana è diventato un leader assoluto di questa squadra, tecnico e mentale. Serviva una notte folle come questa per consacrarlo. 

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