Inter Milan's Turkish midfielder Hakan Calhanoglu (R) acknowledges the public at the end of the Italian Serie A football match between Sampdoria and Inter on February 13, 2023 at the Luigi-Ferraris stadium in Genoa. (Photo by Miguel MEDINA / AFP) (Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)
Grande contro le grandi. Piccola contro le piccole. L’Inter del 2023 si può riassumere così.
Un ribaltamento incredibile rispetto alla prima parte di stagione in cui l’Inter falliva solo i big match di campionato, vincendo e convincendo invece in Champions League e non sbagliando le partite contro le medie-piccole.
Analizzare l’Inter dell’ultimo mese è estremamente semplice: dopo ogni convincente vittoria arriva una sonora caduta.
Il pari a Monza dopo il Napoli, la sconfitta contro l’Empoli dopo il derby di Supercoppa, il pari contro la Sampdoria dopo il derby di campionato. È un copione già scritto, una stagione già segnata a metà febbraio.
L’Inter è incapace di tenere alta la concentrazione dopo uno scontro diretto. Quasi come se sottovalutasse l’avversario, entrando in campo con l’inquietante supponenza di una squadra che ha già la vittoria in tasca, senza il minimo motivo.
Gli 11 titolari entrano in campo nervosi, l’approccio alla gara è debole, sia mentalmente che tatticamente. Tacchi, cross imprecisi e passaggi lunghi: la fiera dell’errore tecnico condita da sbracciate e battibecchi.
L’Inter di Inzaghi sembra una squadra a fine ciclo: il problema è che non ne ha mai aperto uno.
This post was last modified on 14 Febbraio 2023 - 19:42 19:42