Mario Corso, ex storico centrocampista dell’Inter, ha espresso la sua opinione su Christian Eriksen e il suo impatto nella squadra di Antonio Conte.
Christian Eriksen, approdato in orbita Inter nella scorsa sessione di mercato invernale, doveva essere il valore aggiunto per la squadra di Antonio Conte ma così non è stato.
Durante un’intervista a Gazzetta.it, Mario Corso ha spiegato i motivi dello scarso impiego del danese da parte di Conte e i margini di un suo miglioramento.
Ecco, nel dettaglio, le parole dell’ex Inter:
“Un potenziale top player che, a Milano, ha tutto per esplodere e fare la differenza. Ma ha giocato pochissimo, un motivo dovrà pur esserci… Personalmente, credo che il problema sia prettamente fisico: per un centrocampista, giocare in Italia non è mai facile. Eriksen ha qualità da vendere, ma ancora poca quantità. Allo stato attuale, va considerato una delusione, ma quando migliorerà in questo aspetto sarà determinante. Ne sono certo. A Londra ha fatto vedere cose non da giocatore normale: per quale motivo non dovrebbe proporle anche all’Inter?”.
POSIZIONE IDEALE IN CAMPO
In quale posizione può dare il 100%? “Sono tutti bravi a parlare di ruolo, poi il campo è un’altra cosa. È un calciatore duttile, forse dietro le punte potrebbe essere veramente decisivo: ha una grandissima visione di gioco, personalità e non ha paura di provare il numero. Lo vedo bene come dieci”.
Battuta finale, con un’ipotetica lotta a colpi di punizioni fra Corso ed Eriksen:
“Bella lotta! (Sorride, ndr) Scherzi a parte, sono felice che l’Inter abbia preso un vero specialista: era dai tempi di Alvaro Recoba e Wesley Sneijder che non ne aveva uno di questo livello”.
This post was last modified on 22 Aprile 2020 - 15:19 15:19