Non è stato un compito semplice per Armando Madonna riprendere la storia dove l’aveva lasciata Stefano Vecchi nei suoi 1460 giorni alla guida dei nerazzurri.
1460 giorni carichi di vittorie. Questa è stata l’eredità che Stefano Vecchi ha lasciato ad Armando Madonna il giorno della sua separazione dalla panchina della Primavera nerazzurra e dalla quale è necessario ripartire per comprendere il percorso dell’ultimo anno.
Un filo pesante e non facile da riallacciare per il tecnico di Alzano Lombardo che ha cominciato il suo 2019 con la prestigiosa vittoria sull’Atalanta. La prima delusione dell’anno arriva a febbraio, quando i nerazzurri abbandonano la Coppa Italia in semifinale per mano della Fiorentina, poco prima della Supercoppa persa alla lotteria dei calci di rigore contro il Torino. Il filo con l’Inter di Stefano Vecchi non si riallaccia neanche in occasione del Trofeo di Viareggio, con la sconfitta ai quarti contro il Bruges per 0-3. Se i nerazzurri vengono estromessi ,strada facendo, da tutte le coppe, mantengono un ruolino di marcia positivo in campionato dove chiudono la regular season al secondo posto dietro all’Atalanta. Nelle semifinali delle final four i ragazzi di Madonna piegano 3-0 la Roma grazie alla super prestazione di Esposito, autore di una doppietta. La finale è il big match con l’Atalanta di Kulusevski e Piccoli, vinta dai bergamaschi grazie alla rete di Colley.
L’inizio della stagione 2019/20 ha visto i nerazzurri cadere già al primo match decisivo della stagione, con il KO in Coppa Italia contro il Frosinone. Se il campionato, fatto di luci ed ombre, vede la Beneamata al quarto posto, in Youth League c’è da esultare per la qualificazione agli ottavi già strappata e con la sensazione di poter fare un ottimo percorso.
Ripercorrendo le orme del 2019 è chiaro che i nerazzurri abbiano sofferto nei match clou della stagione, arrivando ad un passo da trofei rimasti poi lontani dalla bacheca. Se da una parte i risultati latitano, dall’altra si può parlare di un annata d’oro a livello di singoli. Impossibile non menzionare, su tutti, il nome di Sebastiano Esposito, affetto da una vita da predestinato e già in rete con la prima squadra. Sotto gli occhi di Antonio Conte sono finite anche le prestazioni degli altri 2002 Agoume e Pirola. Il primo, capitano dell’Under 18 francese, è arrivato alla Pinetina in estate e non ha tardato a prendersi i suoi primi minuti con i grandi. Il secondo è chiuso da una concorrenza spietata in prima squadra e ci sarà bisogno di ancora un po’ di tempo per vederlo agli ordini del tecnico salentino.
Chi il 2019 nerazzurro l’ha chiuso in anticipo è Eddie Salcedo che nella finestra di mercato estiva è approdato in prestito all’Hellas Verona, come rincalzo dei titolari. L’attaccante classe 2001 si è preso la titolarità con gli scaligeri con cui ha messo a segno anche una rete prima dell’infortunio che lo terrà lontano dai campi ancora per un po’.
Se l’anno appena concluso è stato dunque ricco di talenti esplosi ci si aspetta dunque che possa esserlo anche il prossimo. Tra gli osservati speciali dello staff di Conte ci saranno di certo Lorenzo Colombini, esterno sinistro già autore di 9 assist e Gaetano Oristanio, trequartista tutto mancino col pallino di Messi. Annata di grande spolvero anche per gli attaccanti, con Mulattieri, Vergani e Fonseca pronti a seguire le orme di Seba Esposito.
This post was last modified on 26 Dicembre 2019 - 14:01 14:01