Alla vigilia di Inter-Sassuolo, Dazn ha intervistato il difensore nerazzurro Stefan de Vrij per parlare a tutto tondo di questi primi mesi a Milano e del suo momento nel gruppo di Luciano Spalletti.
Come sarà giocare ancora senza pubblico?
“Certamente è più bello quando ci sono i tifosi, ma quando l’arbitro fischia io vedo solo la partita, la palla, gli avversari e i compagni. I cori a Koulibaly? Non li ho sentiti, ero concentrato. Solo dopo il rosso ho pensato un attimo ma non ero sicuro. Poi ho visto tutte le notizie dopo la partita e avevo capito”.
Spalletti la chiamò quando era alla Lazio, è vero?
Come valuti questi primi mesi a Milano?
“C’è sempre da migliorare, riguardo spesso le partite per capire le mie scelte, quelle della linea difensiva, cosa manca. Sono i dettagli che fanno la differenza, quando scappi o accorci. I miei errori? Da piccolo me li portavo dietro, ora penso in modo diverso perché il passato non puoi cambiarlo”.
Cosa ne pensi dell’arrivo ormai certo di Godin?
“Questa è una questione della società”.
Suggeriresti alle big europee Matthijs de Ligt?
Chi è l’attaccante più scomodo che hai affrontato?
“Per me è sempre una sfida giocare contro i migliori. Suarez è stato uno dei più difficili da marcare come punta, ti viene addosso, va su tutti i palloni, è rapido, fa le finte, attacca la porta ed è bravo negli inserimenti”.
Come lo vedi Icardi in questo periodo delicato per la questione rinnovo?
This post was last modified on 18 Gennaio 2019 - 22:33 22:33