Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa in vista dell’impegno di domani al Meazza contro il Genoa (ore 15). I nerazzurri, reduci da 6 vittorie consecutive in campionato, cercando un altro successo contro il Grifone: ecco le parole del tecnico di Certaldo in conferenza stampa.
Che difficoltà ci sono in questa gara? Ci saranno delle rotazioni?
“Presenta delle difficoltà come per tutte le gare che disputiamo perché di insidie se ne trovano in ogni angolo, nel nostro campionato. Di più ci sono le ultime prestazioni del Genoa, anche tre giorni fa contro il Milan. C’è voluto un Milan forte e con una testa sana per portare a casa il risultato. Loro hanno reclamato di aver meritato di più ed è vera sia una cosa che l’altra. Questo dà la misura di cosa ha fatto il Genoa. L’insidia è che ogni volta che andiamo in campo dobbiamo dimostrare che siamo superiori agli avversari. Non è tanto la forza dell’avversario ma è la garra che metti per batterlo. Quanto alle rotazioni qualcosa di diverso ci sarà ma il vostro modo di parlarne… Rotazioni può andare bene perché io metto in campo sempre l’Inter”.
Cosa darebbe l’arrivo di Marotta in società?
Il 4-3-3 può essere un’idea per sorprendere il Genoa?
“Ogni allenatore guarda le gare degli avversari, c’è poca sorpresa. E poi con il 4-2-3-1 un mediano si alza sempre. Si può invertire il vertice di centrocampo, farli ruotare, ma la soluzione è giocare un calcio di velocità e di tecnica”.
C’è qualcuno che ha bisogno di tirare il fiato? Pensi sia possibile rivedere dal 1′ Joao Mario?
Nell’ultimo mese e mezzo l’Inter è maturata. Dopo questo tempo cosa chiede alla squadra? Domani pensa di partire con Lautaro?
“Penso che dobbiamo tenere a mente alcune grandi prestazioni ma anche le partite che abbiamo giocato con il Sassuolo o con il Parma, perché abbiamo fatto una buona gara senza portare a casa nemmeno un punto. E’ la somma delle esperienze che ci deve dire come ci dobbiamo comportare, quale sarà la prospettiva futura. Non è solo dire che abbiamo vinto le ultime, l’analisi è più profonda. Io quando si passa nei momenti migliori mi parte l’allarme rosso perché troppi complimenti indeboliscono i calciatori, che in questi ultimi due allenamenti hanno fatto vedere di aver imparato alcune lezioni. Lautaro? In queste partite ci può dare una mano importante perché ne abbiamo tante ravvicinate e quelli di qualità come lui servono. Che vuol dire scegliere lui e non far riposare l’altro. Si parte sempre con l’idea della riserva o del bocciato. In campo è una conseguenza che ci vadano in 11. In questo caso sono io che scelgo Icardi al suo posto. Se scelgo Lautaro non è per far respirare Icardi ma perché è di pari livello e spessore”.
Come sta Nainggolan e quanto è importante averlo recuperato?
This post was last modified on 2 Novembre 2018 - 16:52 16:52