Cambiasso: “Quando giochi all’Inter sei sempre sotto pressione, ma…”

Cambiasso, leggenda nerazzurra e oggi al lavoro per un’importante carriera da allenatore, ha parlato ai microfoni di The National, per rievocare i fasti dei trionfi dell’annata 2010 dell’Inter.

CHE RICORDI QUEL MONDIALE PER CLUB…

Cambiasso ha dichiarato: “Il Mondiale per Club fu un’emozione indimenticabile, anche se molti la danno quasi per scontata, rispetto ai trionfi che ti portano lì. L’anno prima, in ritiro ad Abu Dhabi ci scherzavamo su e l’anno dopo eravamo lì per andare sul tetto del mondo. Nessuno pensava che l’altra finalista sarebbe stata il Mazembe, solitamente sono l’europea e la sudamericana a giocarsi il Mondiale. Ma il calcio è così, spesso ti sorprende. E nessuna partita è semplice o scontata”.

Il Cuchu ha poi proseguito: “Quando giochi nell’Inter hai sempre pressioni addosso, qualsiasi sia la posta in palio. Che sia una amichevole, il campionato, la Champions, un Derby: devi sempre fare i conti con la pressione, le aspettative. Quando giochi in un Club del genere, devi sempre provare a vincere, indipendentemente dall’avversario. Quando vincere è una abitudine, la sconfitta non viene mai contemplata. Il momento più bello? Sicuramente sollevare la coppa. Samuel si era appena infortunato al ginocchio e Zanetti sollevò il trofeo indossando la sua maglietta: fu un momento molto toccante per tutti noi. Fu grandioso anche per il presidente Moratti, che riuscì a ripetere le imprese del padre”.

 

Fonte immagine in evidenza: Screen Intervista

 

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