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Erick Thohir, Presidente dell’Inter, ha concesso una lunga intervista ai microfoni di Lapresse. Tanti argomenti trattati: dagli obiettivi che si era posto quando è arrivato all’Inter al perchè ha venduto a Suning.
Subito una battuta sull’esordio di questa sera dell’Inter: “Mi aspetta un’altra notte in bianco, c’è il debutto della mia Inter contro il Sassuolo… Ma perché la Serie A non adotta gli stessi orari della Premier? Noi asiatici siamo penalizzati, si va letto alle tre e mezza di mattina. Sono ancora presidente della società e ho ancora il 31% delle azioni. Soprattutto resto un tifoso appassionato”.
Signor Thohir, dunque l’Inter rimane sempre nel suo cuore?
“Le dico questo: chi viene nel mio ufficio vede appese solo magliette dell’Inter, a cominciare da quella di Bergomi e di Zanetti. Oltre a quelle dei Philadelphia, la mia squadra in Nba. Però…”.
Però cosa?
Si spieghi.
“Quando sono arrivato mi sono posto cinque obiettivi. Il primo: costruire infrastrutture all’altezza della situazione, dal centro di allenamento allo stadio di San Siro. Il secondo: riorganizzare il management, infatti ho assunto Bolingbroke dal Manchester United e Antonello dalla Puma. Il terzo: allestire poco alla volta una squadra forte, per poi arrivare all’acquisto delle stelle. Il quarto: rispettare il financial fair play, cioè non poco. Il quinto: andare in Europa League e, nel giro di 5 anni, rientrare in Champions League”.
Qualcosa è andato storto, pare. Che cosa è successo?
“Lo stadio non è stato possibile costruirlo, avrebbe generato business, sarebbe aumentato il giro di affari, il fatturato che consente di rimanere al passo con i grandi club di Europa. Prenda come esempio la Juventus, che si è potuta permettere Cristiano Ronaldo… Comunque, mi sembra che Suning abbia lo stesso obiettivo. Lo stadio, intendo…”.
Questo cosa significa?
Perché ha venduto?
Le rimproverano di essere stato poco a Milano, di avere trascurato la società.
“Io non ho mai promesso che avrei passato settimane, mesi a Milano. Sono un uomo di affari e i miei interessi sono qui, in Indonesia. A Milano sono andato alcune volte, come a Londra… Avevo creato un management di assoluta affidabilità proprio per questo, per non dover essere tutti i giorni in Italia. Management di cui mi fidavo ciecamente”.
Al tifoso Thohir viene spontanea una domanda: contento del mercato?
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This post was last modified on 19 Agosto 2018 - 12:07 12:07