Per caricare ulteriormente un ambiente nerazzurro depresso sono arrivate le parole degli eroi del Triplete, da Milito a Materazzi, passando poi per Cordoba, Chivu e Pandev.
La Gazzetta dello Sport apre con la carica per il derby. Anche loro avevano a che fare con i fantasmi del
passato, leggi coppa dei Campioni che mancava da 45 anni. Anche loro non si frequentavano più di tanto fuori dal campo, avevano teste, culture, abitudini ed etnie diverse.
Eppure sentivano l’importanza di vestire e amare quella maglia pazza ma unica e seppero compattarsi come un blocco di granito per andare a fare la storia. Chi dunque meglio degli eroi del Triplete può
Il primo a prender parola è ovviamente l’eroe col numero 22, Diego Alberto Milito. “Di sicuro il senso di responsabilità devi mostrarlo in ogni allenamento, in ogni partita. Non soltanto contro il Milan – spiega il Principe -. Detto questo però non posso credere che ci sia un problema di scarso attaccamento
alla maglia, anche perché ogni periodo ha i suoi giocatori e la sua storia. Stiamo comunque parlando di una squadra quarta in classifica. Gattuso ha trasmesso ai suoi anche importanti concetti di gioco, ma soprattutto rabbia e carattere. In fondo è lo stesso Gattuso che affrontavo in campo.
Il derby però è davvero una partita a sé. E la concentrazione non potrà mancare”.
L’emblema dell’interismo è comunque Marco Materazzi, uno che a volte sbagliava ma che dava sempre l’anima. “Cosa deve fare l’Inter per vincere il derby? — attacca il difensore — Fare quello che
sta facendo Gattuso, mettere in campo cuore, passione e competenza. Tutte cose che l’Inter ha dimostrato di avere e che non può avere perso. Anche per questo, al di là degli aspetti tattici, se fossi Spalletti farei vedere ai ragazzi il video di Inter-Chievo 5-0. Così ciascuno si renderebbe conto di
This post was last modified on 28 Febbraio 2018 - 08:55 08:55