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Erick Thohir nel mirino della Guardia di Finanza. L’indonesiano è al centro di verifiche sulla provenienza del denaro utilizzato poi per l’acquisto dell’Inter.
La Stampa riporta che dopo il Milan anche l’acquisto dell’Inter da parte dell’imprenditore indonesiano, Erick Thohir, finisce nel mirino della Guardia di Finanza per sospetti di irregolarità nella formazione del capitale con cui l’imprenditore avrebbe acquistato la squadra di via Durini. Dopo gli accertamenti sul Milan per il passaggio nelle mani cinesi, le Fiamme Gialle stanno infatti effettuando in questi giorni una serie di verifiche sui 79 milioni di euro
che, a partire dal 2013 per finire al 2015, hanno permesso al tycoon di Giacarta di acquistare la società nerazzura
dalla famiglia Moratti.
È «in corso un’indagine» per accertare se sia stata violata la legge 231 del 2007. In soldoni: verificare la legittima
Il lavoro degli investigatori avrebbe portato già ad acquisire le carte dell’operazione e sarebbero state ascoltate persone che hanno avuto un ruolo diretto nella ricapitalizzazione iniziata cinque anni fa. La motivazione che muove
il lavoro delle Fiamme Gialle è identica a quella che, il 5 dicembre scorso, ha portato la Finanza a consegnare in procura una informativa sulla vendita del Milan all’imprenditore cinese, Li Yonghong. Ma nelle verifiche in corso sul caso Inter, il passaggio che emerge è ulteriore.
Nel mirino, infatti, ci sono i flussi finanziari che passano dalla «International sports capital», riconducibile proprio a Thohir. Non è chiaro – vista anche la riservatezza che accompagna l’inchiesta – se anche in questo caso, ad aprire la pista agli investigatori, siano state le relazioni dell’Ufficio informazioni finanziarie, l’ex ufficio cambi che dipende direttamente della Banca d’Italia e che vigila sui trasferimenti finanziari, con una particolare attenzione per quelli provenienti dall’estero.
La vendita della famiglia Moratti all’imprenditore di Giacarta, esattamente come avvenuto per il Milan, è stata
sin da subito accompagnata da molti interrogativi. Se Li Yonghong era praticamente sconosciuto al mondo dell’alta finanza – 740 i milioni sborsati compresi i debiti per avere il Milan -, per Thohir il pedigree
Nel giugno 2016, tre anni dopo l’investitura a presidente, Thohir ha venduto la maggioranza del club al gruppo cinese Suning, mantenendo inizialmente una quota del 30% di cui dovrebbe disfarsi nel giro dei prossimi mesi. L’operazione, nel giro di tre anni, ha comunque garantito, secondo gli analisti, una consistente plusvalenza a Thohir, rispetto all’investimento iniziale.
This post was last modified on 19 Gennaio 2018 - 09:35 09:35