FOCUS SULL’AVVERSARIO – Il Genoa ha mollato troppo presto, e ora rischia

Focus Genoa, avversaria dell’Inter in questo 35esimo turno di Serie A. Andiamo ad analizzare il momento che sta passando la squadra di Juric, tornato da poco in panchina. Il modulo e i giocatori più pericolosi.

Focus Genoa, da dicembre é blackout

19 partite, di cui 14 sconfitte, 4 pareggi e appena una vittoria. É questo il ruolino di marcia del Genoa dal 18 dicembre ad oggi. L’incredibile declino di chi non era partito neanche male ma sta rischiando la tragedia sportiva. Il solito ribaltone della rosa a gennaio di Preziosi e forse la troppa fiducia in alcuni elementi hanno portato alla classifica attuale. Quint’ultimo posto, appena 5 punti di vantaggio sul Crotone terz’ultimo. Basti pensare che l’unica vittoria delle ultime 19 é arrivata in casa dell’Empoli. Senza quei tre punti, anche solo con un pareggio, ora la situaizone sarebbe drammatica. 

Ma un po’ drammatica lo é comunque. Specchio della stagione attuale dei liguri, la scorsa partita. In casa con un Chievo salvo da settimane, addirittura in vantaggio, é uscito sconfitto 2 a 1. Juric in conferenza stampa ha dimostrato quanto tiene alla squadra e quanto sia in difficoltà. Al momento sembra ancora assurdo pensare ad un Genoa in B. Ma domani con il Crotone impegnato a Pescara, il grifone potrebbe crollare ancora più giù, verso la zona rossa. Il Genoa che nel girone d’andata sconfiggeva tra le mura amiche Milan e Juventus é un vago ricordo.

Simeone può salvare il Genoa?

Difficile, nella situazione attuale, individuare un elemento che possa essere particolarmente pericoloso. Perin, portiere importante, é infortunato. Izzo, buon difensore in fase di crescita, a lungo squalificato. In mezzo Ntcham é un bel giovane che però dimostra solo a tratti le sue qualità. Resta Giovanni Simeone. Proprio lui, il figlio del Cholo. Quello che, grazie all’infortunio di Pavoletti, é esploso ma che non ha approfittato della sua partenza a gennaio. Perché nel periodo negativo del Genoa c’è anche un Simeone parecchio sottotono. Il campionato del giovane, all’esordio in A va visto nella sua interezza. E Simeone ha mostrato di essere un attaccante dalla grinta e dalla determinazione giusta, uomo d’area, rapido e preciso. Per il rush finale, il Genoa si affida a lui.

Juric non canbia il suo 3-4-3

Juric ha visto partire elementi importanti come Rincon, Ocampos e Pavoletti, forti ma anche leader della squadra nei casi del venezuelano e della punta passata al Napoli. Gli arrivi di Beghetto, Cataldi, Hiljemark, Morosini e Taarabt non hanno affatto compensato queste perdite. Senza considerare le partite in cui il Genoa é stato allenatore da Mandorlini, l’ex vice di Gasperini non ha mai cambiato modulo. Possono variare gli interpreti, ma il 3-4-3 non cambia. Persi per strada anche Perin e Izzo, si è additato a Lamanna e Munoz. Qualche variazione in mezzo, con Rigoni, Veloso, Cataldi e Hiljemark a giocarsi due maglie. E alle spalle di Simeone con lo stesso Rigoni, a lottare con Palladino, Pandev e Ninkovic (un po’ dimenticato) per i due posti come attaccanti esterni. Non é un caso che spesso i migliori in campo sono gli esterni di centrocampo. Molto del gioco di Juric passa dalle prestazioni di Laxalt e Lazovic, ma a quanto pare non basta per arrivare a poche giornate dal termine ed esultare per la salvezza anticipata.

Probabile formazione: chance per Beghetto.

Oltre ai citati Perin e Izzo, indisponibile ancora Pinilla squalificato, a cui si è aggiunto Laxalt, che salterà la sfida da ex, sostituito da Beghetto. Il resto probabile cambio dietro, dove Biraschi ha una chance al posto di Gentiletti e in mezzo, con Rigoni avanzato sulla trequarti e l’inserimento dal primo monuto di Hiljemark.

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