La Serie A di quest’anno ha una pecularietà che non si vedeva da anni, ma in negativo. Pare infatti già tutto deciso per la zona retrocessione e solo poche squadre possono ambire alla zona Europa League, col rischio che il campionato perda d’interesse con gare prive di valore.
La zona retrocessione mai come quest’anno ha creato un divario tra le ultime tre e la quart’ultima. Si passa dai 9 e 10 punti di Pescara, Palermo e Crotone fino ai 21 dell’Empoli. 11 punti che sono un solco invalicabile.
Come nell’Eredivisie le retrocessioni sono decise così: l’ultima direttamente nella seconda divisione, penultima e terz’ultima agli spareggi con le squadre che vincono i playout di Serie B. Sarebbe interessante arrivare a playout in A che possano coinvolgere le ultime quattro, per dare un senso alle ultime sfide fra “piccole” che invece già in questa Serie A avrebbero poco interesse.
Se le tre grandi marciano a ritmi altissimi, le quattro squadre per due posti in Europa League sono Lazio, Inter, Atalanta e Milan, i quattro punti tra rossoneri settimi e Fiorentina ottava sembrano già un margine irrecuperabile, e con una classifica simile si arriverebbe a ben 10 squadre senza obiettivi da raggiungere (da Fiorentina a Empoli).
Sembra così che la rincorsa della Lazio e dell’Inter al terzo posto possa essere decisa solo con gli scontri diretti e le prossime sei giornate metteranno di fronte Juventus-Inter alla giornata 23, Lazio-Milan alla 24, Roma-Torino alla 25 (anche se i granata non godono più della furia Mihajlovic), Inter-Roma alla 26 e Roma-Napoli alla 27.
Tutto sembra giocare a favore della Juventus con le rivali che si affronteranno tra loro, mentre i nerazzurri hanno la doppia sfida con bianconeri e giallorossi che potrebbe sancire un ulteriore salto in avanti o un irreparabile rinuncia alla Champions.
Già, ma oltre le grandi?
Non è utopia ma solo rendere più interessante un campionato che già a febbraio potrebbe non dire più molto nella zona centrale della classifica. Mettere invece i playoff dalla quarta in classifica sino alla undicesima (otto squadre) per un posto in Europa League darebbe ad esempio a squadre come Cagliari, Udinese, Chievo e Sassuolo il pepe necessario per lottare fino alla morte per sognare l’Europa.
Utopia? No, paura della noia.
This post was last modified on 23 Gennaio 2017 - 10:33 10:33