Massimo Moratti è appena uscito di scena definitivamente dagli affari nerazzurri. L’arrivo del Suning lo ha portato a lasciar andare anche il 30% che ancora deteneva, e ora, oltre ad un lavoro di consulenza all’occorrenza, guarda l’Inter da tifoso e parla della sua creatura, ora in mani cinesi. Moratti ha risposto ad alcune domande del Corriere dello Sport.
Che impressione ha dei nuovi proprietari dell’Inter?
“Ottima, sinceramente ottima. Sono persone che hanno faticato per costruire il loro impero. Mi sembra abbiano buona fede e passione autentica. Credo che vogliano davvero investire sulla società e renderla più competitiva. E, seppure io non mi permetta di interferire su scelte che non sono più mie, ho l’impressione che non abbiano finito di rafforzare la squadra”.
A proposito di acquisti, quale è stato il più importante della sua gestione?
Mi parla di Balotelli ? Da campione osannato e amato a giocatore disoccupato il passo è stato terribilmente breve.
“Guardi chi capisce di calcio riconosce un talento in tre minuti, da come calcia, da come guarda il gioco. Balotelli è un talento puro, ha una classe innata, sa segnare. Ma in questi anni ha subito una trasformazione. È sempre stato di carattere chiuso, reattivo. Non ha vissuto una infanzia facile, ha i problemi di chi ha cambiato famiglia. Quella che lo ha adottato credo sia stata fantastica. Ma lui nel corso del tempo, forse anche a causa del successo, ha esasperato quel tratto di timidezza aggressiva. Lui ama provocare gli altri per verificare se gli vogliono davvero, autenticamente, bene. È una sfida impossibile, così. Io gli auguro di ripartire. Ma ci deve mettere fatica e umiltà”.
C’è un giocatore che non è riuscito ad acquistare?
E un giocatore il cui acquisto sia stato più importante di altri?
“Non si stupisca se le dico un giocatore che forse non è considerato tra i fuoriclasse: Samuel. Con lui abbiamo sistemato la difesa. All’inizio cercavamo solo attaccanti, poi ho capito che senza difesa forte non si va da nessuna parte. Poi a me piacciono tutti i giocatori un po’ pazzi. Avrei fatto follie, ai suoi tempi, per George Best e oggi le farei per Dybala, secondo me il talento più forte in circolazione. Un grandissimo”.
Le manca non essere più presidente?
This post was last modified on 20 Agosto 2016 - 09:13 09:13