Come riporta la Gazzetta dello Sport Felipe Melo sta sfatando luoghi comuni e chiaccherere che da sempre vengono fatti sulla sua cattiveria agonistica.
Insomma in barba ai tanti discorsi, Melo è diventato un agnellino in campo.
In una recente intervista rilasciata a Sky, ha dichiarato: “Se non fossi diventato un calciatore professionista, avrei rischiato di diventare un assassino perché vivevo in una delle favelas più pericolose dove giravano droga e armi. Ho lasciato quella vita per andare a lavo rare e inseguire un sogno”.
Il brasiliano è un giocatore attaccato ai valori ed al lavoro e non ha mai digerito chi gli rinfaccia di essere un violento sul terreno di gioco. Non a torto ha detto: “Con il Milan mi hanno ammonito per un fallo su Balotelli che nemmeno c’era. Ormai mi han no inquadrato così… L’unico errore che ho fatto è stato il fallo contro la Lazio, sono umano e ci può stare”.
Da quella serata, esattamente un girone fa, in cui a Melo capitò tutto, fallo da rigore, intervento scomposto su Biglia e discussione con Icardi e l’Inter si sciolse come ghiaccio al sole dopo una prima metà da prima della classe, sono cambiate tante cose.
In 9 delle 24 presenze stagionali, secondo i dati Opta, il brasiliano non ha commesso neppure un fallo. E in tre di quelle 9 partite, ha giocato titolare: Inter-Udinese, Juventus-Inter e Inter-Carpi.
Il futuro del centrocampista dovrebbe essere Milano e solo Milano, non si registrano voci e movimenti.
This post was last modified on 26 Aprile 2016 - 08:20 08:20