Tre grandi ex nerazzurri, uno per reparto, analizzano la nuova Inter di Mancini ora capolista di Serie A su La Gazzetta dello Sport, sono Marco Materazzi, Luis Suarez e Spillo Altobelli.
La parola alla difesa va a Matrix, eroe della prima era di Mancini, “Lo scudetto è un sogno, il campionato è una lunga corsa a tappe ma questa è una squadra che può arrivare tra le prime di questa Serie A“.
Aggiunge il numero 23 del Triplete :“Contro il Milan, a parte i primi 15 minuti in cui l’Inter è stata sorpresa, c’è stata poca sofferenza. Si può sempre migliorare, certo, però i buoni risultati aiutano a lavorare meglio e a prendere confidenza”. In un pacchetto arretrato che prende pochi gol e subisce meno dell’anno scorso Materazzi individua un’elemento che l’ha sorpreso, il cileno Medel: “Gary non me l’aspettavo così positivo subito, invece ha dimostrato che si può essere ottimi difensori senza un fisico eccellente. Lui legge le azioni prima degli altri e questo gli consente di anticipare le mosse degli avversari“.
A centrocampo la parola spetta ad un pallone d’oro, Luis Suarez: “Manca ancora molto, troppo, alla fine del campionato. Però visto come gioca l’Inter e le difficoltà delle altre grandi, può ambire allo scudetto. Il centrocampo non è il massimo della qualità, ma mi pare che sia una squadra costruita per fare attaccare gli altri e rispondere poi con le ripartenze. Mi auguro che Kondogbia porti un po’ di qualità nel reparto e chissà anche Perisic per aumentare i rifornimenti a Icardi“.
“Melo dà grande quantità, è più possente e completo di Medel – aggiunge Suarez – La squadra è tosta e Mancini ha molte soluzioni in questo reparto. Chissà che magari stia pensando di mettere Medel e Melo davanti alla difesa per liberare tutto il potenziale offensivo e anche i terzini“.
Per l’attacco invece l’analisi spetta a Spillo Altobelli: “Nessun obiettivo è precluso a questa Inter. I nerazzurri
This post was last modified on 15 Settembre 2015 - 10:39 10:39