Il portale web dimarzio.com riporta un’intervista all’ex nerazzurro Francesco Toldo. Ecco le parole dell’ex portiere:
“Come ci si sente a non essere più un calciatore? Io sono dell’idea che nella vita ci si debba adeguare in maniera veloce, cercando anche di imparare subito i segreti di eventuali nuovi mestieri, mantenendo sempre vivo quell’entusiasmo e quelle motivazioni che muovono i nostri interessi. Io ho deciso di smettere esattamente la sera in cui abbiamo vinto la Champions League a Madrid: da qualche mese pensavo che se avessimo vinto tutti i trofei in quella stagione avrei smesso la sera stessa. Così è stato e sono molto felice di questo.
L’esperienza nerazzurra non è semplice da raccontare in poco tempo. Io sono arrivato nel 2001 e abbiamo vissuto alcune stagioni molto molto difficili. Poi, però, il vento è cambiato e abbiamo disputato stagioni indimenticabili. Le soddisfazioni finali, ad ogni modo, hanno superato di gran lunga le delusioni iniziali. Il momento più bello? Ce ne sono parecchi, ovviamente citare la vittoria della Champions League sarebbe troppo semplice. Il mio ricordo più divertente è il gol contro la Juventus. La gente mi ferma ancora per strada e mi ringrazia. E vuoi sapere una cosa? Io quella volta me lo sentivo proprio che avrei segnato. Prima della partita, infatti, dissi a Cuper: ‘Scusi mister, guardi che se per caso perdiamo 1-0 e siamo alla fine, se capita l’occasione io vado’. Lui in genere mi diceva sempre di stare fermo, ma quella volta mi disse di andare tranquillo. Andò bene e fu una grande gioia. Altri episodi? Le risse a Valencia sono indimenticabili, così come le tante lotte con le pretendenti per lo scudetto. Quelle erano partite vere, la cosa bella era il confronto con gli altri campioni, perchè in quel periodo c’erano in ogni squadra giocatori che facevano veramente la differenza. Se ti dovessi descrivere ciò che è stata l’Inter, però, sarei in difficoltà. L’Inter è come una cavalcata, quando giochi in quella squadra non sai mai cosa possa succedere, è come se uscissi in barca sapendo di poter trovare il mare calmo ma anche la bufera. Per questo, per me, è stata una continua emozione.
This post was last modified on 16 Agosto 2015 - 08:56 08:56