Le difficoltà per creare un evento come l’Expo sono paragonabili alle vicissitudini dell’Inter di quest’anno, Giuseppe Sala, commissario unico e amministratore delegato di Expo 2015 è anche un tifoso nerazzurro, “Sono disperatamente interista” e a La Gazzetta dello Sport racconta la sua passione.
“Sull’Expo mi sento sereno anche riguardo gli ultimi allarmi, la ricostruzione dell’Inter invece sarà lunga e lo dico pur credendo molto nel lavoro di Mancini – dice Sala – il fascino dell’Expo come il derby, Inter e Milan in Oriente sono molto seguite, si arriva dall’Asia in una città nella quale una squadra di calcio è in mano a un magnate indonesiano e l’altra interessa a investitori cinesi e thailandesi e nel momento critico non ci si deve fermare, lo dico da tifoso interista che tiene in ufficio una maglia di Rummenigge ed è stato a Madrid nella sera della Champions“.
Sembra passato un secolo da quel 22 maggio eppure sono solo 5 anni ma Sala prosegue dicendo: “I budget degli altri sono fuori dalla nostra portata in questo momento di crisi, il modello del mecenate che mette tanti soldi non è più quello vincente, neanche all’estero, mi pare che lo stadio di proprietà sia una tendenza diffusa per dare valore e solidità al club, la Juve è stata lungimirante anche se ha agito in condizioni favorevoli, il valore di un giocatore a bilancio è un dato labile, lo stadio è un dato comprensibile a tutti al di là del fascino e valore affettivo di San Siro“.
Expo dell’alimentazione e sport, connubio perfetto che Sala spiega cosi: “Alimentazione bilanciata significa benessere ed è strettamente legato all’attività fisica, abbiamo ambasciatori sportivi come Zanetti che il 4 maggio ha organizzato una partita di beneficenza con altri campioni e Albertini che sta preparando un calendario fitto di eventi” poi il pensiero dell’a.d. corre al derby col pronostico: “Dico Inter 2 a 1, gol di Hernanes e Icardi“.
This post was last modified on 18 Aprile 2015 - 09:33 09:33