E anche il “sergente di ferro” Walter Mazzarri non è rimasto indifferente alla classe del centrocampista argentino, come dimostra l’elevato minutaggio che il tecnico toscano gli ha concesso in questo precampionato. Da interno di centrocampo o da trequartista/seconda punta alle spalle di un unico riferimento offensivo, il numero 11 interista ha offerto prestazioni convincenti, ripagando la fiducia concessa e confermando la crescita evidenziata nell’ultimo scorcio della passata stagione. Anche ieri, nella “finalina” della Guinness International Champions Cup contro la Juventus, Alvarez è stato uno dei migliori in campo (se non il migliore).
Al di là del tap-in che ha permesso ai nerazzurri di portarsi momentaneamente in vantaggio, Ricky ha svolto un ottimo lavoro di raccordo tra centrocampo e attacco, dimostrandosi fondamentale nelle ripartenze della squadra e dando un supporto costante a Palacio; scatti, dribbling e tanta qualità nella sua prestazione. Mazzarri ha fatto capire di essere molto soddisfatto del suo lavoro, ragion per cui l’ipotesi di un addio – che con l’esonero di Stramaccioni sembrava scontato – appare sempre più improbabile.
Potendo agire sia come mezz’ala (in alternativa a Kovacic) sia alle spalle di un’unica punta, Alvarez ha tutte le carte in regola per diventare un jolly prezioso per la nuova Inter. I segnali sono positivi, ora tocca a Ricky compiere il passo decisivo per scrollarsi di dosso l’etichetta di promessa incompiuta e riconquistare il soprannome che lo aveva accompagnato nei primi passi della sua carriera.
This post was last modified on 9 Agosto 2013 - 12:05