Nella stagione appena conclusasi, che ha visto Campagnaro raggiungere traguardi importanti con il suo Napoli, molti addetti ai lavori lo hanno inserito tra i migliori interpreti del suo ruolo: “E’ molto importante per me. Quando i media ti elogiano significa che stai facendo un buon lavoro ed è una gratificazione che si vorrebbe avere sempre nel calcio. Questo mi rende felice“.
Campagnaro è in Italia ormai da dieci anni, ma questo è probabilmente il momento più esaltante della sua carriera: “Sì, penso di sì. Inoltre, i risultati sono stati molto buoni, perché se non era per la Juventus, che ha spazzato il campionato avremmo potuto combattere e anche vinto lo scudetto. Dovevamo essere secondi, ma il raggiungimento della Champions mi ha dato tantissima soddisfazione“.
C’è stato un momento in cui il nome di Campagnaro era stato accostato alla nazionale italiana: “A un certo punto, i media italiani hanno parlato di una possibile chiamata di Cesare Prandelli, ma non è mai arrivata. Per fortuna non ho mai avuto un’offerta dall’Italia perché avrei dovuto rinunciare all’Argentina“.
Su quale sia stato il suo miglior allenatore, il difensore non ha dubbi: “Negli ultimi anni ho sempre avuto lo stesso allenatore, Walter Mazzarri. Ha segnato molto la mia carriera. Insieme a lui ho avuto Giacchini a Piacenza, personalmente penso che questi due mi hanno dato di più rispetto agli altri“.
Nonostante un’età non più verde, Campagnaro ha ancora voglia di mettersi in mostra per qualche anno: “Giocherò fino a 36 o 37 anni. Vediamo per quanto tempo il fisico reggerà, ma la forza mentale è molto importante a questi livelli. Per il momento, questi due aspetti vanno d’accordo”.
This post was last modified on 29 Giugno 2013 - 03:14 03:14