Col nuovo modulo, e non solo con quello, il mister sembra aver trovato la giusta quadratura del cerchio, la squadra dimostra più solidità, poche disattenzioni e un giusto mix tra giovani e veterani che vanno a comporre un reparto arretrato ricco di esperienza e forza fisica. E da questo, ovviamente, traggono beneficio anche gli altri due reparti che spesso erano finiti sotto processo, vuoi per la mancanza di un regista in grado di impostare l’azione, vuoi per l’assenza di un vice-Milito che avrebbe potuto far tirare il fiato al “Principe”. Mancanze che Strama ha saputo colmare sfruttando le caratteristiche dei suoi esterni, ottimi nel dare supporto alla fase offensiva con una spinta costante sulla fascia.
Tutto ciò non deve però trarre in inganno i tifosi e la società. Questo è l’anno zero, la squadra è giovane e non sta facendo altro che gettare le basi per costruire successi futuri. Parlare di scudetto, potrebbe essere pericoloso e controproducente rispetto alle ambizioni e agli obiettivi fissati ad inizio stagione.
Per aprire un nuovo ciclo serve pazienza e il primo step è senz’altro ottenere l’accesso alla prossima Champions League, poi si vedrà. Un passo alla volta, per ritornare grandi e non rischiare di bruciare tutto il lavoro svolto finora.
Gaetano Mango
(Twitter: @nimango)
This post was last modified on 11 Ottobre 2012 - 15:44