Deschamps, senza Remy, conferma il 4-2-3-1

Da vecchio juventino, per Didier Deschamps non sarà una partita normale quella che stasera lo vedrà impegnato al Vélodrome contro l’Inter. In una doppia sfida che potrebbe sancire la definitiva crescita dei suoi ragazzi o la resurrezione della compagine di Ranieri, il francese ha preparato la gara nel modo più minuzioso possibile come ha confermato lo stesso Maicon: “Lo conosco molto bene, è stato il primo allenatore che ho avuto in Europa. Starà pensando al match da almeno una settimana.

L’ex tecnico del Monaco, club con cui ha raggiunto nel 2004 la finale di Champions battendo proprio il Chelsea di Claudio Ranieri in semifinale, ha affermato in conferenza stampa: “I nerazzurri avranno un atteggiamento completamente diverso rispetto al campionato. Ranieri è un tecnico molto esperto e saprà ridare alla sua squadra il giusto equilibrio fra i reparti. Sono molto forti, soprattutto in attacco. Hanno parecchi giocatori che hanno vinto la massima competizione continentale due anni fa e possono tranquillamente fare la differenza ancora oggi. Comunque, anche se sono temibili, cercheremo di capire i loro punti deboli e di affondare il colpo. Vogliamo andare a San Siro in vantaggio.

Con il solito 4-3-2-1, che può diventare all’occorrenza un 4-3-3, l’OM sarà schierato con: Mandanda in porta; Azpilicueta, Diawara, Nkoulou e Morel in difesa; una linea mediana composta da KaborèDiarra con Amalfitano, Valbuena ed André Ayew alle spalle dell’unica punta Brandao. “Le Fenici” saranno prive di un asso come Remy e del difensore M’Bia, ma venderanno cara la pelle dopo aver passato il turno vincendo in rimonta al Westfalenstadion di Dortmund.

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