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Davide Faraoni, il futuro che avanza

All’interno dell’ottimo momento vissuto dalla prima squadra allenata da Claudio Ranieri, una delle note più liete è certamente lo spazio che si sta conquistando un giovane canterano nerazzurro, Marco Davide Faraoni.

Faraoni è un terzino destro che fa della velocità, unita ad un ottimo fisico, la sua qualità migliore. Discreto tecnicamente, può disimpegnarsi anche da centrale difensivo e soprattutto da esterno alto di centrocampo, ruolo nel quale è stato provato in prima squadra sia da mister Gasperini ad inizio stagione che da Claudio Ranieri negli ultimi due mesi. Dotato di grande personalità, deve però migliorare in fase difensiva, limitando i cali di concentrazione che ogni tanto ne compromettono le prestazioni.

Nato a Bracciano in provincia di Roma il 25 ottobre 1991, a soli sette anni entra nel settore giovanile della Lazio e a neanche diciotto, nell’estate 2009, dopo una brillante trafila all’interno del settore giovanile biancoceleste è già in orbita prima squadra. A settembre dello stesso anno, però, l’episodio che gli cambia la carriera. Davide si infortuna gravemente al ginocchio sinistro (rottura del crociato anteriore, ndr) e le incomprensioni con la società di Lotito durante i mesi della riabilitazione, lo portano a maturare l’idea di abbandonare la Lazio.

Col contratto in scadenza si trasferisce quindi all’Inter nel giugno 2010 a parametro zero. Aggregato alla squadra Primavera di Fulvio Pea, Faraoni ne diventa in breve tempo uno dei punti di forza ed è tra i protagonisti della vittoria nerazzurra nel “Torneo di Viareggio”.

All’inizio di questa stagione, con l’arrivo di Gasperini, si aprono finalmente le porte della prima squadra. Grazie alla sua duttilità tattica Faraoni diviene ben presto un pupillo del nuovo allenatore dell’Inter, che arriva a concedergli minuti importanti non solo nelle amichevoli estive ma anche nell’importante appuntamento contro il Milan a Pechino valido per la Supercoppa italiana.

A quel punto una serie di piccoli problemini fisici sembra frenargli per un attimo l’ascesa proprio mentre la squadra attraversa il momento più buio del suo 2011 culminato con l’allontanamento di Gasperini e l’arrivo di Ranieri. Il tecnico romano, come il suo predecessore, intuisce alla svelta le ottime potenzialità del suo corregionale affidandosi al ragazzo anche in momenti delicati della stagione. Il 19 novembre 2011 arriva l’esordio in serie A negli ultimi minuti contro il Cagliari e tre giorni dopo quello in Champions League contro il Trabzonspor. Il 3 dicembre nell’importante sfida contro l’Udinese arriva finalmente il debutto da titolare a San Siro e appena tre giorni fa contro il Parma anche il primo gol in maglia nerazzurra.

Difficilmente Faraoni troverà spazio domenica nel Derby contro il Milan ma siamo pronti a scommettere sul fatto che diventerà uno dei punti fermi della squadra nerazzurra per tanti e tanti anni. L’Inter non ha bisogno di cercare per il mondo l’erede di Maicon, lo ha già in casa.


This post was last modified on 14 Gennaio 2012 - 18:16

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redazione
Tags: futurointer