L’Italia di misura contro le Far Oer: le prestazioni dei tre nerAzzurri

Ieri sera tre giocatori dell’Inter hanno preso parte al match della nazionale italiana contro le isole Far Oer. Due sono partiti nell’undici iniziale di Cesare Prandelli, Thiago Motta e Ranocchia, il terzo, Pazzini, è subentrato  nella ripresa. Per i tre nerazzurri prestazioni contrastanti, ma analizziamole in dettaglio.

Partendo dal reparto difensivo valutiamo la prestazione del centrale Andrea Ranocchia. Il 23enne non ha giocato sicuramente la sua miglior partita con la maglia azzurra. Sempre attento nella marcatura, quasi come un mastino, morde le caviglie degli avversari. Bravo e consapevole della propria forza nel corso del match, ha confermato, qualora ce ne fosse stato bisogno, di essere un perno indispensabile per la difesa della nazionale. La coppia Ranocchia-Chiellini, pur soffrendo più del dovuto contro il modesto attacco dei padroni di casa, resta un muro invalicabile in queste qualificazioni europee. Voto 6

A centrocampo il modulo italiano che punta ad un gioco collettivo sul modello della Spagna, ma più in particolare del Barcellona, esalta le qualità tecniche di giocatori come Thiago Motta. L’italo-brasiliano è sempre più a suo agio in una formazione che predilige giocare palla a terra, che punta più sulla qualità che sulla quantità e prestanza fisica dei suoi interpreti. Motta, entrato in punta di piedi in questa nazionale, ha conquistato, giorno dopo giorno, un posto da titolare e quando la sua condizione fisica migliorerà sia la Nazionale sia l’Inter, potranno trarre vantaggi dal ragazzo, bravo negli inserimenti senza palla e con un buon fiuto del gol. Ieri, però, è sembrato ancora parecchio imballato. Voto 5.5

Infine, per quanto riguarda il reparto offensivo, la partita di Giampaolo Pazzini è difficile da valutare. Sono davvero pochi, infatti, i minuti che il commissario tecnico gli ha messo a disposizione. L’attaccante nerazzurro ha avuto scarsi rifornimenti dalle fasce laterali e ciò gli ha impedito di duellare con la fisicità dei difensori avversari. Nonostante questo, il ragazzo si è mosso bene, buono il lavoro di sponda per i compagni. Peccato non aver sfruttato le uniche due chance per andare in gol. La prima con un colpo di testa troppo debole, la seconda sfumata a causa di un passaggio fuori misura di Maggio, sul quale il “Pazzo” non è riuscito ad arrivare per un soffio. Voto s.v.

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