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Inter-Roma, sono le difese a farla da padrone

Nel pareggio maturato ieri sera tra Inter e Roma un elogio particolare va sicuramente attribuito alle difese di entrambe le squadre.

IL TRIO NERAZZURRO

Per l’Inter, l’ormai collaudato trio De Vrij, Godin, Skriniar è sembrato insuperabile. I tre difensori neroazzurri hanno concesso ben poco all’attacco di Fonseca, lasciando Handanovic inattivo per la maggior parte della gara.

De Vrij è attento e puntuale e gestisce il suo ruolo da ultimo uomo con grande maestria. Nella partita di ieri, però, l’olandese non si è messo molto in luce, non certamente per demeriti suoi. Il merito è da attribuire alla buonissima prova dei due marcatori.

Skriniar sembra tornato a essere il giocatore visto durante la scorsa stagione. Lo slovacco non da respiro a Zaniolo, pressandolo non appena riceve palla dal centrocampo e si riconferma un muro insuperabile nell’uno contro uno.

AL suo fianco, anche Godin si rende protagonista di un’ottima prestazione, impreziosita anche da spunti offensivi interessanti. L’uruguagio è stato eletto come migliore in campo dalla Gazzetta dello Sport:

Bel segnale in vista della “finale” con il Barcellona. Un Godin finalmente “atletico” che chiude in difesa, imposta in assenza dei mediani e spinge non solo fisicamente“.

IL MURO GIALLOROSSO

Ieri sera, non hanno certamente sfigurato neanche i difensori della Roma.

La coppia composta da Smalling e Mancini non da tregua ai due attaccanti dell’Inter. Lo Smalling visto ieri sembra un giocatore completamente diverso da quello di Manchester. L’inglese vince tutti i contrasti aerei e fisici contro Lukaku e, all’occorrenza, offre dei buoni spunti offensivi con incursioni palla al piede.

Anche Mancini rimane attento lungo tutti i 90 minuti, concedendo il meno possibile a Lautaro Martinez. L’ex Atalanta sa che non può lasciare spazi al centravanti nerazzurro e cerca di dargli meno metri possibile, andandolo a pressare con una marcatura asfisiante.

Un jolly molto utile, per mantenere l’imbattibilità, è stato Spinazzola. Subentrato al posto di Santon, nel corso del primo tempo, il terzino giallorosso si è reso protagonista di due provvidenziali chiusure in velocità, prima su Lukaku e poi su Lautaro.

A tappare i buchi della difesa, ci ha pensato Mirante. Sempre attento e reattivo, il portiere giallorosso si è dimostrato decisivo ai fini del risultato.

This post was last modified on 7 Dicembre 2019 - 10:36

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redazione