San Siro, la proposta della Lega: una terza via costruita sul terzo anello

In un periodo caldissimo per la questione “Nuovo Stadio di Milano”, interviene la Lega proponendo una terza via per il futuro San Siro. La proposta è stata presentata al Comune di Milano e si fonda sulla rivalutazione del terzo anello della “Scala del calcio”.

NON È NECESSARIO ABBATERE SAN SIRO, SERVE RIVALUTARE IL TERZO ANELLO

Tra chi vuole costruire un nuovo stadio e chi protesta per un eventuale abbattimento di San Siro, la Lega propone una terza via, a metà tra le due: trasformare il terzo anello del Meazza in una galleria panoramica che può costituire un nuovo asset finanziario per Inter e Milan. La proposta è stata presentata al comune di Milano da Alessandro Morelli, capogruppo della Lega presso la capitale lombarda. Queste le parole di Morelli: “ Con questo dimostriamo che non esiste solo la possibilità dell’abbattimento di San Siro o del suo mantenimento, ma c’è una terza via: la riqualificazione del terzo anello”. 

Questa proposta si basa sullo studio realizzato dall’ingegnere Riccardo Aceti, docente di Tecnica delle costruzioni al Politecnico di Milano. Le modalità di riutilizzo del terzo anello sarebbero molteplici come riportato da calcioefinanza.it: dalla realizzazione di spazi commerciali e di ristorazione alla costruzione di impianti sportivi come campi da calcetto. Queste opzioni si basano sulla grande superficie che l’anello offre e andrebbero ad occupare un totale di 11 mila metri quadrati di spazio.

ACETI: “PORTIAMO IN QUOTA SERVIZI CHE ALTRI HANNO A PIANO TERRA”

Lo studio dell’ingegnere Aceti con un gruppo di studenti risale al 2016, mentre l’anello in questione fu realizzato in occasione dei mondiali di Italia ’90. Sia Aceti che Morelli, sono convinti della bontà finanziaria di questa operazione. Il terzo anello è ormai in disuso “così abbiamo ragionato sul suo riuso, collocando in quota una serie di servizi che sono al piano terra nei nuovi impianti. Una soluzione per creare un elemento che adesso è mancante a San Siro cioè una galleria panoramica nella Scala del calcio”, afferma l’ingegnere Aceti. Con questi lavori, la capienza di San Siro si ridurrebbe a 60 mila posti, numeri simili a quelli previsti dai progetti delle due società di calcio, ma risparmiando “tra i 24 e i 36 mesi”, continua lo stesso ingegnere.

Più deciso l’intervento del capogruppo della Lega: “sembra ci sia uno stadio vecchio e la necessità di averne uno diverso, nuovo – ha detto Morelli – ma questo è falso. Alle società serve in realtà avere una voce a bilancio che sia l’infrastruttura stadio. In città però servono strutture sportive, come le piscine, e nessuno vieta che l’asset finanziario delle società non sia uno stadio ma qualcosa d’altro“.

L’ennesima proposta per il futuro di San Siro è stata lanciata, ora vedremo se anche le due società saranno convinte da questa nuova, terza via.

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