Milan-Inter, le pagelle: Godin gigantesco, Brozo is back

L’Inter si porta a casa il derby, con una vittoria meritata sul Milan per 2 a 0: entrambe le reti siglate nella ripresa da Brozovic e da Lukaku. Partita letteralmente dominata dai nerazzurri, con lo scarto che sarebbe potuto essere anche più ampio. Queste le pagelle dei nerazzurri.

Le pagelle del derby: Barella ovunque, De Vrij sicurezza

Handanovic 6: spettatore non pagante per tutta la partita. Per una volta, torna a casa con i guantoni più che puliti. Anche se comunque viene salvato da Asamoah nel primo tempo e dal palo nella ripresa.

Godin 7.5: giocatore clamoroso. Dalla sua parte agisce la brillantezza e la gioventù di Leao, ma l’uruguagio con l’esperienza e che lo contraddistingue riesce sempre a disinnescarlo. Che classe.

De Vrij 6.5: altra prestazione maestosa da parte dell’olandese, che ha il compito di marcare Piatek. Ad eccezione del colpo di testa nel primo tempo, il polacco praticamente non l’ha praticamente mai vista. Si conferma a livelli altissimi.

Skriniar 6: non si può parlare di peggiore, perché comunque la sua prova è stata sufficiente. Diciamo il meno meglio del reparto arretrato: prestazione senza infamia e senza lode per lui.

D’Ambrosio 6.5: è vero, il gol che ha sbagliato spendendo sul palo da due metri a porta vuota grida vendetta. Ma Danilone ha fatto una partita sontuosa. Nel primo tempo era letteralmente indemoniato nel suo vecchio ruolo di laterale destro, cala leggermente nella ripresa.

Barella 6.5: parte forte, con la garra che più volte ha mostrato con la maglia del Cagliari. Con il passare dei minuti però la sua prestazione cala di intensità e commette diversi errori, soprattutto in appoggio. Nel secondo tempo però cambia marcia e la sua prova torna a salire di tono. Meraviglioso il cioccolatino per la testa di Lukaku che ha portato al 2 a 0 (dall’80’ Candreva S.V.: qualche scampolo di partita per l’ex Lazio, che fa il suo senza particolari patemi).

Brozovic 7: nella settimana più complicata, quella della presunta lite con Lukaku, Epic ha il merito di sbloccare con la complicità di Rafael Leao. Tutt’altra partita comunque rispetto a quella opaca vista contro lo Slavia Praga: torna ad essere il cervello del centrocampo nerazzurro.

Sensi 6: la qualità del piccolo centrocampista non si discute. Ma a volte esagera troppo con la volontà di provare sempre la giocata, rischiando di perdere palloni in zone sanguinose del campo. Come nel primo tempo, quando un suo errore ha innescato il contropiede di Suso. Forse ha bisogno di un po’ di riposo. (dal 71′ Vecino 6: entra al posto di un esausto Sensi, per cercare di dare maggiore vitalità ad un centrocampo apparso leggermente in difficoltà. Compito eseguito alla perfezione, con qualche cavalcata delle sue ad infiammare i tifosi nerazzurri)

Asamoah 6.5: pazzesco il salvataggio su Suso nel primo tempo, che vale praticamente un gol segnato. Solo per quello merita una sufficienza più che ampia. Per il resto, prestazione, soprattutto difensivamente parlando, di grande attenzione.

Lautaro 6: solita grinta, come suo solito. E un altro gol sbagliato, come suo solito. Un grande attaccante, se lo si reputa tale, non deve sbagliare un’occasione come quella capitata sui suoi piedi nel primo tempo. In più tende a tenere troppo il pallone, preferendo l’azione personale piuttosto che servire un compagno meglio piazzato. Ma siamo buoni e diamo la sufficienza anche a lui. (dal 76′ Politano 6.5: il suo ingresso in campo spacca la difesa del Milan. Le sue continue accelerazioni mettono in seria difficoltà la retroguardia rossonera, che faticano a contenere i suoi guizzi. Clamorosa la traversa colpita con un bel sinistro a giro: avrebbe meritato maggiore fortuna).

Lukaku 6.5: per 75 minuti la sua partita era da 5, ad essere buoni. Sulla falsa riga delle ultime uscite: sponde, tantissime verso i compagni. E poco altro. Ma poi la zampata, o meglio, la testata del 2 a 0 che di fatto va a chiudere la partita. Può ancora crescere molto, ma per ora va bene così.

All.Conte 7: se contro lo Slavia ci aveva messo del suo, sottovalutando l’avversario e schierando una formazione rimaneggiata, contro il Milan non sbaglia una mossa. La sua Inter domina letteralmente per tutti (o quasi) i 90 minuti, facendo dimenticare l’amara serata di Champions. Avanti così!

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