Inter, ad un anno dalla Lazio non è cambiato niente

365 giorni dopo quella magica serata romana, che ha riportato l’Inter ad ascoltare l’intramontabile inno della Champions League, la squadra di Luciano Spalletti sembra ricadere nei classici errori commessi più volte in passato. Questa volta, però, il tonfo è stato pesante ed i 4 gol subiti ieri sera fanno ancora più male se pensiamo che esattamente un anno fa l’atteggiamento e la voglia erano totalmente differenti.

NIENTE DA SALVARE, TUTTO DA MIGLIORARE

Purtroppo è così: nella serata del San Paolo non si trovano spiragli di luce, non c’è nessun aspetto positivo di cui parlare. Partiamo dal primo dei tanti orrori (sì, orrori, non errori) commessi dai nerazzurri. Nei primi quindici minuti, l’Inter non riesce ad impensierire Karnezis: il problema è che manca la voglia, la cazzimma, come direbbero i padroni di casa.

Una delle poche partite in cui gli 11 nerazzurri sembravano realmente leoni indomabili è senza alcun dubbio la vittoria esterna della scorsa stagione in casa della Lazio; la capacità di rialzarsi dopo essere stati sotto per 80′ minuti, l’aggressività in ogni contrasto: queste sono solo alcune delle caratteristiche necessarie ad un Inter che vuole diventare grande squadra.

Cosa ci rimane ora? Il bivio tra la normalità ed il tracollo in un’assurda débâcle contro l’Empoli è molto sottile. Quello che ci si augura è che nella prossima stagione emerga la velenosità del nostro biscione, la cattiveria che ci manca: al momento sembriamo più prede che predatori.

Un anno, talvolta, può fare la differenza in positivo; quello che è emerso dalla disastrosa annata nerazzurra è, invece, l’esatto contrario. Nessuno ha imparato dai propri errori, come il trascurare per l’ennesima volta una qualificazione quasi certa alla Champions League. Un anno dopo ci troviamo a commentare la stessa tragedia.

Inter, il 20 maggio, anche se in sfumature differenti, non ti fa mai bene: non è cambiato proprio niente.

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