ANALISI – Inter-Spal, nerazzurri a metà ma è sufficiente

In una settimana cruciale per la stagione nerazzurra, l’Inter si impone al Meazza per 2 a 0 grazie alle reti di Politano e Gagliardini. Contro una modestissima Spal, gli uomini di Spalletti hanno sicuramente raggiunto l’obiettivo più importante, ovvero i 3 punti, ma hanno evidenziato qualche problema di qualità tecnica quando sono venuti a mancare i giocatori chiave. L’analisi del match.

LE SCELTE DI SPALLETTI E SEMPLICI


L’Inter si presenta con il solito 4-2-3-1 ma questa volta con qualche novità. Davanti ad Handanovic, vengono scelti Cedric e Dalbert come terzini mentre è Miranda ad affiancare De Vrij al centro. Accanto a Brozovic chance a Gagliardini. La novità è Asamoah come esterno alto che sostituisce l’acciaccato Perisic, mentre Joao Mario sostituisce Naingollan. Lautaro unica punta.
Con l’assenza di Cionek, Semplici opta per il 3-5-2 come vi avevamo già preannunciato. Viviano in porta mentre Bonifazi, Vicari e Felipe sono i 3 che completano il pacchetto difensivo. Fares e Valoti sugli esterni, Schiattarella vertice basso con Missiroli e Kurtic a sostegno. Davanti confermato Floccari accanto a Petagna.

IL PRIMO TEMPO


La prima frazione di gioco si apre con ritmi sicuramente non troppo alti, l’intensità della manovra nerazzurra è molto sterile. La Spal non rinnega il proprio gioco; i ferraresi cercano di costruire dal basso con Viviano che nel corso della gara si affiderà solo ed esclusivamente a passaggi per i propri difensori.

Già dai primissimi minuti si evidenziano bene le coppie, quando è l’Inter ad impostare Schiattarella è su J.Mario, Kurtic su Gagliardini e Missiroli su Brozovic. Nella situazione in cui la palla è sui piedi dei difensori nerazzurri, i due attaccanti e i tre centrocampisti della Spal formano un trapezio su Brozovic e Gagliardini mettendoli sotto pressione e quindi in difficoltà per cercare di farsi scaricare il pallone.

E’ un primo tempo che si gioca soprattutto sulle fasce: Fares è quello che spinge di più per la Spal mentre l’Inter sfrutta entrambe le corsie, ma su tutte quella di Cedric che in due situazioni serve Lautaro il quale non approfitta di potenziali palle gol.

In 24’ i nerazzurri non sfruttano al meglio, in ben due circostanze, lo sbilanciamento degli avversari quando battono i calci d’angolo a loro favore bruciando due possibili  occasioni a causa della poca convinzione e della scarsa qualità nei passaggi.

Al 30’ Martinez porta in avanti l’Inter con freddezza, lucidità e una tecnica sopraffina ma il VAR annulla la rete per un presunto tocco di mano nel momento in cui l’argentino stoppa la palla.

Al 40’ altra tegola pesantissima per Spalletti che perde Brozovic per un fastidio muscolare. Al suo posto Candreva con Asamoah che viene spostato a centrocampo accanto a Gagliardini. Dopo il cambio forzato, l’Inter conclude il primo tempo con qualche difficoltà.

IL SECONDO TEMPO

Per i nerazzurri la ripresa si apre con due novità: la prima è Ranocchia che sostituisce Miranda, vittima nel primo tempo di un colpo al naso rifilato da Petagna, mentre la seconda riguarda l’assetto tattico. Infatti Spalletti si sceglie il 3-4-2-1: Asamoah viene arretrato nella linea dei difensori, Cedric e Dalbert esterni, Joao Mario viene arretrato nella linea dei centrocampisti e a supporto di Lautaro ci sono Candreva e Politano. Con la modifica tattica dell’Inter Semplici piazza Schiattarella su Gagliardini e Missiroli su Joao Mario.

Il ritmo imposto dai nerazzurri sembra essere lo stesso del primo tempo: molto lento. La fluidità della manovra stenta a decollare e quello che sembra mancare sono la qualità e il coraggio.

Ma al 58’ i nerazzurri sembrano essere più determinati, provando a costruire trame di gioco con più intensità e qualità. Dalbert è più propositivo: è proprio dal brasiliano che nascerà il gol del vantaggio. Arrivato sul fondo trova Lautaro al limite dell’area di rigore, l’argentino si destreggia bene tra 3 avversari e trova davanti a se Politano che, a sua volta, è bravo e fortunato a trovare la deviazione vincente.

Dall’altra fascia, quella di Cedric, l’Inter poco dopo prova a chiudere i conti ma il portoghese non trova di pochissimo Lautaro in area di rigore.

Al 72’ Semplici sostituisce Felipe con Paloschi, passando di fatto ad un 4-3-3. Invece Spalletti risponde con Borja Valero al posto dell’autore del gol schierando così con il 3-5-2 e tentando quindi con l’idea di far congelare il risultato con il possesso palla.

Al 76’ Gagliardini trova la rete del raddoppio: su un tiro errato di Cedric dal limite, la palla finisce sui piedi del centrocampista italiano che di collo pieno sigla la rete del definitivo 2 a 0.

Dopo il raddoppio i nerazzurri termineranno la gara con scioltezza mentre il copione della Spal sembra non modificarsi, dal momento che dal 1’ al 90’ farà una partita di solo contenimento.

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