PREVIEW – Inter-Spal: gli ospiti hanno personalità, occhio agli inserimenti di Kurtic

Vincere con la Spal per affrontare il ritorno di Europa League contro il Francoforte e il derby contro il Milan con più serenità. E’ questo l’obiettivo che ha in mente Luciano Spalletti ma, nella sfida della 27a giornata, i nerazzurri se la vedranno contro una squadra che è a caccia di punti salvezza e che quindi non farà sconti. I ferraresi non hanno mai vinto a San Siro e l’ultima volta che l’Inter venne battuta fu nella stagione 1961/62.

LO STATO DI FORMA DEGLI AVVERSARI

La Spal di Leonardo Semplici occupa la 16a posizione grazie ai suoi 23 punti conquistati, a +5 dalla zona rossa della classifica. Nelle ultime 5 gare i ferraresi hanno conquistato solamente 2 punti e l’ultima vittoria risale al 27 gennaio contro il Parma al Tardini. Lo score stagionale fuori casa parla di sole 3 vittorie, 2 pareggi e 8 sconfitte in 13 gare totali.

I DATI SULLA SPAL

Con 23 reti realizzate ha il 15° attacco del campionato, il 43% di queste (10) sono state messe a segno da Andrea Petagna, capocannoniere della sua squadra. Il 35% (8) delle 23 realizzazioni totali sono avvenute tra il 60’ e il 75’: è questa la fase in cui segna maggiormente. Ha invece la 13a difesa con 39 reti subite, sembra soffrire maggiormente nei primissimi minuti della ripresa dato che ben il 23% dei gol incassati sono avvenuti tra il 45’ e il 60’.

A differenza dei nerazzurri la Spal non si affida molto ai cross considerando che ne ha effettuati solamente 774, e la vedono piazzata in questa particolare graduatoria al 18° posto.

Nonostante la situazione di classifica i ferraresi hanno molta personalità e il dato relativo agli 1 vs 1 tentati ne è sicuramente un forte indizio: 774 dribbling provati, due in più dell’Inter che è la 7a squadra della Serie A per quanto riguarda questa particolarità.

Un altro dato interessante è quello relativo ai fuorigioco fischiati: con sole 27 segnalazioni la Spal è la squadra che è stata pizzicata di meno al di là della linea dei difensori avversari.

20a squadra della competizione per passaggi filtranti (117) e 19a per lanci lunghi effettuati (1067), altri due dati importanti per evidenziare alcune caratteristiche del gioco di mister Semplici.

OCCHIO DI RIGUARDO A LAZZARI, MA ANCHE A KURTIC E PETAGNA

Manuel Lazzari è in forte dubbio per la gara di San Siro e la sua presenza potrebbe condizionare e non poco l’andamento e l’assetto tattico dei ferraresi. L’esterno destro è il 2° assist-man del campionato grazie ai suoi 7 passaggi decisivi, 1° per cross tentati (160), 3° per media cross nei 90 minuti (6.97), 2° per il numero degli allunghi finora effettuati (96) e 3° per 1 vs 1 tentati (185).

Grande attenzione anche a Jasmin Kurtic. Lo sloveno nelle ultime 7 gare ha messo a segno 2 reti e fornito 2 assist, ed è colui che nella sua squadra ha la media più alta di km percorsi (11.42). Il classe ’89 ha grandi tempi di inserimento, possiede fisicità e ha un buon tiro dalla distanza.

Andrea Petagna a Ferrara sembra aver trovato la sua dimensione. L’ex attaccante dell’Atalanta ha già realizzato 11 reti in 25 presenze tra campionato e Coppa Italia, non aveva mai segnato così tanti gol in una sola stagione. Il classe ’95 è il 3° della Serie A per la percentuale di tiri in porta (49.18%) e 10° per tiri di testa (15).

L’ASSETTO TATTICO

Abitualmente la Spal si presenza con il 3-5-2 ma la presenza o meno di Lazzari potrebbe fare la differenza. Nelle ultime due gare, con l’esterno out per infortunio, Semplici ha optato per un quadrato 4-4-2 spostando di fatto Fares sulla linea dei difensori che solitamente gioca sul lato opposto occupato dallo stesso Lazzari.

Però, la squalifica di Cionek in difesa potrebbe spingere l’ex allenatore della Primavera della Fiorentina a presentarsi ugualmente con la difesa a 3 con Bonifazi, Vicari e Felipe possibili titolari.

A San Siro vedremo una Spal che dal punto di vista difensivo sarà molto organizzata e compatta, dal momento che probabilmente si difenderà sempre con tutti gli effettivi. Nella fase di costruzione non si affiderà molto ai lanci lunghi ma, piuttosto, vedremo una squadra che tenterà di costruire dal basso per poi sfruttare o le qualità degli esterni, fondamentali nello scacchiere tattico, o le improvvise verticalizzazioni sulle punte.

(Fonte dati: Wyscout, Lega Serie A)

Fonte foto: screen youtube

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