Icardi-Inter, ora è braccio di ferro: i possibili scenari

Nei giorni scorsi Mauro Icardi ha rotto il silenzio con due enigmatici post su Instagram. #FREEDOM, prima, e una lunga lettera in cui inneggiava al rispetto, e all’amore per la maglia, poi. Non sono mancate le risposte dei tifosi, schierati sia dalla sua parte che contro di lui, ma non è mancata neanche la risposta della dirigenza. La situazione ora è tesissima, perché si capisce bene che i principali indiziati delle parole dell’ex capitano siano alcuni compagni e l’allenatore, ma alla dirigenza non è sembrato di essere totalmente esente dalle prime, vere, parole pronunciate da Maurito da quando gli è stata tolta la fascia.

CHIAREZZA O DIVORZIO

Mauro è stato posto dinnanzi ad un bivio: fare chiarezza con la società, spiegare le ragioni del suo comportamento, e rimettersi a disposizione di Mister Spalletti (almeno fino a giugno), o presentare alla dirigenza un’offerta degna di questo nome. In Corso Vittorio Emanuele ancora non si fidano dell’ex capitano, e ritengono che i fastidi al ginocchio non siano altro che una scusa per non giocare, inoltre le “offerte che nessun altro professionista avrebbe rifiutato” menzionate da Mauro nel suo post su Instagram non sono mai pervenute ad Ausilio. Dagli uffici, inoltre, fanno sapere che non verranno prese in considerazione offerte italiane (la Gazzetta dello Sport suggerisce Napoli e Juventus come le prossime squadre di Icardi), ma solo proposte congrue provenienti dall’estero. L’invito è chiaro: o verranno presentate queste fantomatiche “offerte irrinunciabili”, o Maurito rimarrà a Milano fino al 2021, sia che voglia giocare, sia che starà seduto in tribuna.

CHI PER SOSTITUIRE ICARDI?

Ausilio e Marotta iniziano a guardarsi intorno, perché in due casi su tre (cessione o permanenza forzata, n.d.r.) dovranno acquistare un altro attaccante. Le due piste principali, per ora, riguardano due punte fisiche e di peso: Edin Dzeko, della Roma, e Romelu Lukaku, del Manchester United. Per quanto riguarda Dzeko, l’offerta da presentare alla Roma sarebbe pronta dalla scorsa estate, quando sembrava che Mauro Icardi avesse sposato la causa della Juventus (che poi acquistò Ronaldo, lasciando a Milano l’allora capitano nerazzurro). L’interesse per il bosniaco era forte già ai tempi del Manchester City, e si è rafforzato con il tempo in quanto è considerato profondo conoscitore del campionato e chioccia perfetta per Lautaro Martinez. Inoltre, in caso di permanenza forzata di Icardi, il suo ingaggio sarebbe ammortizzabile in quanto non eccessivamente esoso. Discorso diverso per Lukaku, più giovane di Dzeko ma più costoso: da Manchester, benché sia spesso l’alternativa del baby-fenomeno Rashford, fanno sapere che non si muoverà se non per un’offerta importante (fu pagato 80 milioni di euro solo due estati fa, n.d.r.).

Per ora, l’unica certezza si chiama Lautaro Martinez. Anche questa sera, alla quinta presenza consecutiva dal primo minuto, El Toro sarà chiamato a portare avanti l’attacco interista, sia giocando di fino con i compagni che utilizzando le sua doti acrobatiche per concludere in rete. Piccola curiosità: esattamente 19 partite fa, il nostro numero 10 segnò la sua prima rete ufficiale, su colpo di testa, proprio contro il Cagliari.

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