L’ALBA DEL GIORNO DOPO – Il belpensante messo a durissima prova

L’alba del giorno dopo potrebbe non essere servita a cancellare rammarico, nervosismo e dispiacere per quanto accaduto in Fiorentina-Inter. O meglio, per quanto fatto dall’arbitro Abisso nel match contro i viola.

ABISSO, ATTORE NON PROTAGONISTA NON RICHIESTO

Parliamoci chiaro: questa è una ferita che non andrà via tanto facilmente. E non (solo) perché il posto Champions è a rischio, visto che il Milan è a -2 e la Roma, quinta, è a -3. Ma perché è quasi come la caduta di un mito. Nel senso che, al netto di protocolli rivisitati e stravolti, la Var era, e rimane, a prova di errore. Ieri la nuova tecnologia tanto criticata ha fatto tutto benissimo, fino al 95′. Ha dato giustamente i primi due gol, visto un rigore (quello dell’1-3) non segnalato praticamente da nessuno, annullato un fallo che era stato concesso da Abisso (mancava solo la pacca consolatoria a De Vrij per la seconda, sfortunata, deviazione in porta) e, con un po’ più di attenzione e meno protagonismo, avrebbe evitato anche lo scempio del 101′.

Questo perché, a prendersi la scena, è stato un arbitro che è stato capace, di fronte all’evidenza, di prendere la decisione che più sbagliata non si può. Tutte le immagini danno ragione all’Inter, tutte le immagini smentiscono la scelta di Abisso. Perché se anche avesse toccato il braccio dopo la deviazione, ovvia e percepita da chiunque, sul petto, sarebbe stato comunque un tocco involontario. Senza contare il precedente fallo di Chiesa su D’Ambrosio pochi secondi prima dell’episodio incriminato. Invece, l’arbitro ha fatto una cosa incredibile. Tante le ipotesi: il non voler ammettere di aver nuovamente sbagliato nel corso di un match sembra la più plausibile, mentre non regge, ma è davvero messa a dura prova, la voglia di voler penalizzare l’Inter. Possibile anche la malafede, intesa come voglia di non volersi contraddire ancora. Sta di fatto che il rigore assegnato, e che costa due punti che potrebbero pesare e non poco, è assolutamente ridicolo.

Una cosa è certa: questo errore non passerà inosservato. Ha già fatto notare il suo disappunto Spalletti, sicuramente lo farà anche la società. Da Marotta, in particolare, ci si aspettano parole molto dure, mentre dall’Assoarbitri quantomeno una rimozione forzata e piuttosto duratura di un attore protagonista assolutamente non richiesto. Ma questo non restituirà i due punti persi dall’Inter ieri sera.

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