RASSEGNA STAMPA – Spalletti, sentimento o pentimento?

Così la Gazzetta dello Sport etichetta la vicenda che sabato sera ha visto protagonista l’allenatore dell’Inter. Un concorso di causa che da un lato vede la società e dall’altra Luciano Spalletti, che zitto non è stato mai, neanche nei momenti più delicati.

SPALLETTI SPOSTA L’ATTENZIONE SU ICARDI, ANNULLANDO LA BUONA PRESTAZIONE DELLA SQUADRA CHE SEMBRA AVER RICOMINCIATO A CREDERCI

Si parla di bordata alla società, che sicuramente non è stata gradita, insieme ad altre uscite da parte del tecnico. Certo è che, solitamente l’analisi sulle parole di Spalletti va fatta con due pesi e due misure. Spesso infatti le stoccate post-partita, soprattutto in seguito a brutte prestazioni, gli servono per proteggersi e proteggere il suo stesso organico. Ad esempio, fu il caso di Beppe Marotta, che appena entrato a far parte dell’organico ed aver espresso il suo sostegno nei confronti del mister, quest’ultimo disse che “chi ti da supporto ti sta dicendo che da solo non ce la fai.” parole un po’ pesati da rivolgere a chi è appena diventato un nuovo sostenitore del suo lavoro. Successivamente sul caso Perisic “non so se fosse il caso esprimere pubblicamente la sua volontà sulla cessione” altra frecciata alla società, poco gradita.

Arriviamo poi a alla trasferta di Parma, dove portati a casa i 3 punti, il tecnico si raccomanda di mettere fine alla situazione Rinnovo-Icardi. Insomma, Luciano non è mai stato quel tipo di tecnico che non si prendeva le sue responsabilità, tanto meno risparmiava i suo collaboratori e giocatori. Nessuno è mai stato graziato dalle sue parole, ma al contempo le sue frasi spesso hanno salvato la situazione, fin troppo critica, della squadra. Da un lato quindi, la società, dall’altro Spalletti. La prima che intende mantenere grandi promesse seguendo i propri standard e serietà. Il secondo, spirito polemico che da sempre ha acceso tante micce e ha regalato comunque ottimi risultati. Sicuramente tra le due parti servirà un confronto, così come con il capitano dell‘Inter, che sì, non sarebbe dovuto essere oggetto di discussione dopo la prestazione di sabato sera, ma che necessita di uno scossone, forte e deciso, per tornare ad essere quello di sempre, cioè, il punto di riferimento per tutti.

Impostazioni privacy