L’ALBA DEL GIORNO DOPO – Dall’Inter e da Nainggolan: segnali di risveglio nerazzurro

Tre partite di campionato, una di Coppa Italia: due pareggi (e successiva sconfitta ai rigori) e altrettanti ko. L’inizio del 2019 per l’Inter è stato tutt’altro che positivo, con lo spettro di una inesorabile caduta che si stava facendo man mano più vivo. Ma la partita contro il Parma può rappresentare un punto di svolta della stagione nerazzurra.

Inter, la vittoria del Tardini punto di svolta della stagione: e Lautaro non è Gabigol…

Partiamo subito da un punto: Lautaro Martinez non è Gabigol. E il gol decisivo di Parma ne è una dimostrazione. Dopo gli errori contro il Torino e il Bologna in campionato e contro la Lazio in Coppa Italia, sul Toro sono cadute numerose critiche, tanto che qualcuno lo aveva già bollato come “bidone”. Certo, le occasioni sprecate in quelle partite sono costate care, l’Inter poteva avere sicuramente qualche punto in più in campionato e forse anche una qualificazione in semifinale di Coppa Italia in tasca. Ma sparare contro un ragazzo di 21 anni, da pochi mesi in Italia, in un campionato e in un ambiente completamente diverso rispetto a quello in cui ha vissuto, è stato francamente esagerato. Perchè si fa presto a buttare la croce su un giovane, chiedendo a gran voce una sua cessione, salvo poi criticare la società per aver venduto Zaniolo… Ah, la coerenza, questa sconosciuta. I giovani, Lautaro Martinez compreso, devono essere aspettati, non devono essere caricati di troppa pressione, non possono essere considerati come i salvatori della patria per poi criticarli al primo passo falso. Devono essere coccolati e i risultati poi arrivano.

Esattamente come successo a Parma, dove il Toro ha zittito tutte i critici, con un gol pesantissimo, che potrebbe rappresentare la vera svolta della stagione dell’Inter. E se si somma con la rete decisiva segnata contro il Napoli, sono già sei i punti conquistati dall’Inter grazie ai gol decisivi messi a segno dell’argentino. Mica male… Ma quello del Tardini può anche essere più importante rispetto a quello di San Siro contro i partenopei, considerato il momento difficilissimo che i nerazzurri stavano attraversando.

E anche contro il Parma nel primo tempo si è vista la versione peggiore dell’Inter. Timorosa, fuori fase, un po’ confermare tutte le ultime brutte uscite. Ma nel secondo tempo si è vista un’Inter completamente trasformata, una squadra che i tifosi si aspettano di vedere sempre. Sempre sul pezzo, mentalmente e fisicamente sempre dentro la partita. E non era facile contro una squadra che non più tardi di sette giorni fa ha fatto una splendida figura all’Allianz Stadium, strappando un pareggio in rimonta contro la Juventus.

La nota più lieta per l’Inter, oltre a Lautaro Martinez, è senza dubbio l’ottima prova di Radja Nainggolan, che finalmente ha fatto vedere quello che i sostenitori interisti si aspettano da lui. E non è assolutamente un caso che appena il belga ha alzato i giri del suo motore, anche tutta la squadra ha cominciato a giocare decisamente meglio. L’Inter, per come l’ha disegnata Spalletti questa estate, gira attorno al Ninja e la partita contro il Parma spiega ampiamente il perchè. Ovviamente non è ancora al 100% della condizione, ma le sue “vampate”, come le definisce lo stesso allenatore interista, sembravano essere quelle dei bei tempi di Roma. Con un Radja che man mano migliorerà la propria condizione fisica ci sarà da divertirsi: lui stesso ha ammesso di aver sbagliato qualcosa, ma allo stesso tempo ha anche rivelato di voler ripagare la società, con la quale ha siglato un patto, per tutta la fiducia che gli mostrato.

Nota di merito anche per Ivan Perisic, che dopo il caso degli ultimi giorni di mercato di gennaio, è stato costretto a rimanere all’Inter. Ma da professionista quale è si è messo a disposizione di mister e compagni, rientrando completamente con la mente dentro l’Inter e disputando due ottime partite contro Bologna e Parma. Non si sa quello che succederà a fine stagione, ma anche il croato ha dato una bella risposta a tutti quelli che lo volevano vedere fuori rosa o comunque non più titolare all’Inter.

Insomma, come spesso accade, dopo la tempesta torna sempre il sereno. Ma con l’Inter mai abbassare la guardia: la vittoria di Parma è stata sicuramente importante per uscire dalla crisi, ma la stagione è ancora lunga e già giovedì c’è un impegno assolutamente da non sbagliare. Anche per confermare quello che di buono si è visto al Tardini.

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