Il rinnovo di Icardi è un rebus, si discute su clausola e ingaggio

Mauro Icardi e l’Inter, una storia d’amore che ognuno vuole proseguire. Eppure, il rinnovo di contratto del capitano nerazzurro è ancora distante. Sia la dirigenza che il giocatore si sono dimostrati disponibili a parole, ma i colloqui decisivi arriveranno solo alla ripresa del campionato.

Negli ultimi mesi le parti si erano già sedute a tavolino, ma senza arrivare a un accordo. Una sintesi offerta da Beppe Marotta nei suoi primi giorni di insediamento. L’ex dirigente di Samprdoria e Juventus è il nuovo tassello di questa trattativa, che vede l’Inter non muoversi, per il momento, dalla sua base fissa di 6 milioni più bonus variabili col rendimento personale e di squadra. Wanda Nara spinge però per avere almeno una base fissa di 7 o 8 milioni, allo stesso livello di giocatori come Higuain, Dybala e Donnarumma. Un’invocazione legittima dato il livello in continua ascesa di Icardi, sia a livello tecnico che caratteriale. Un problema è rappresentato anche dalla clausola rescissoria. L’Inter vorrebbe toglierla, ma nell’ultimo rinnovo ci fu una grande spinta dell’agente nell’inserirla. Un compromesso potrebbe essere il suo innalzamento.

I panni di goleador e capitano sono vestiti ottimamente dall’argentino, anche in un’Inter che si sta dimostrando più forte e continua del passato. D’altra parte, c’è una società che deve mostrare attenzione ai propri bilanci e alle varie esigenze economiche, finora sotto la stretta osservazione dell’Uefa. Bisognerà continuare a lavorare sotto traccia ed evitare qualche sparata pubblica di troppo, come avvenuto per bocca della moglie/procuratrice nelle settimane precedenti la sosta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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